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Consiglio in streaming, ma l’opposizione andrà in aula
ORISTANO. Tutto in dubbio sino all’ultimo minuto. Solo oggi si capirà come si svolgerà la seduta di consiglio comunale e quanti consiglieri di opposizione saranno in aula, gli unici perché il resto...
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ORISTANO. Tutto in dubbio sino all’ultimo minuto. Solo oggi si capirà come si svolgerà la seduta di consiglio comunale e quanti consiglieri di opposizione saranno in aula, gli unici perché il resto dei consiglieri sarà a casa dietro al computer. La prima certezza è che la maggioranza sarà collegata in streaming. La seconda è che i tre consiglieri del Psd’Az, come annunciato dal capogruppo Danilo Atzeni, non parteciperanno per protestare contro la decisione di discutere ed eventualmente approvare il bilancio da remoto. La terza è che anche l’indipendente Mauro Licandro non ritiene soddisfacente la seduta da remoto e ha ribadito la propria assenza: «Non è un venir meno ai compiti che provengono dal mandato ricevuto, ma un maggiore e più attento impegno a salvaguardare gli interessi della città, anche con la verifica e il controllo dei documenti amministrativi».
C’è poi il resto dell’opposizione, in particolare i consiglieri del centro sinistra Efisio Sanna, Maria Obinu e Francesco Federico che avevano prima chiesto che la seduta si svolgesse in aula con le precauzioni sanitarie. Incassato il no del presidente del Consiglio Antonio Franceschi, avevano poi chiesto di potersi riunire da soli a palazzo degli Scolopi, in modo da poter comunicare più agevolmente tra di loro.
La risposta del presidente stavolta è positiva, ma con l’accesso consentito a un massimo di tre consiglieri per problemi non di sicurezza, bensì per questioni di apparecchiature e qualità del collegamento. Tutti soddisfatti? Non proprio, perché la platea di coloro che dalla minoranza vorrebbero l’accesso all’aula è in crescita. Andrea Riccio per ProgReS, Monica Masia per Capitale Oristano e Patrizia Cadau per i 5 Stelle vorrebbero seguire la seduta con gli altri dell’opposizione. È possibile quindi che ci siano altre richieste in extremis a cui dare una risposta.
C’è poi il resto dell’opposizione, in particolare i consiglieri del centro sinistra Efisio Sanna, Maria Obinu e Francesco Federico che avevano prima chiesto che la seduta si svolgesse in aula con le precauzioni sanitarie. Incassato il no del presidente del Consiglio Antonio Franceschi, avevano poi chiesto di potersi riunire da soli a palazzo degli Scolopi, in modo da poter comunicare più agevolmente tra di loro.
La risposta del presidente stavolta è positiva, ma con l’accesso consentito a un massimo di tre consiglieri per problemi non di sicurezza, bensì per questioni di apparecchiature e qualità del collegamento. Tutti soddisfatti? Non proprio, perché la platea di coloro che dalla minoranza vorrebbero l’accesso all’aula è in crescita. Andrea Riccio per ProgReS, Monica Masia per Capitale Oristano e Patrizia Cadau per i 5 Stelle vorrebbero seguire la seduta con gli altri dell’opposizione. È possibile quindi che ci siano altre richieste in extremis a cui dare una risposta.