La Nuova Sardegna

Oristano

Il cinema riscopre il mitico drive in

di Maria Antonietta Cossu
Il cinema riscopre il mitico drive in

A Norbello l’iniziativa con la collaborazione dei gestori del Joseph di Ghilarza. Domani sera la prima proiezione

28 maggio 2020
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NORBELLO. Un tuffo nel passato per guardare al futuro con maggior fiducia. A Norbello si rispolvera il vecchio modello del cinema drive in per contribuire alla ripresa delle attività economiche. Primo nel territorio e probabilmente nel resto dell’isola, il piccolo centro del Guilcier ha scelto di ricreare l’ambientazione e le atmosfere legate al servizio in voga negli anni Cinquanta per incentivare i consumi e favorire la circolazione di moneta.

E quale combinazione più di altre si prestava allo scopo, hanno pensato sindaco e assessori, se non quella tra la filiera del cinema e il settore della ristorazione? Il primo banco di prova è atteso per domani, ma si può già parlare di esito positivo. I trenta parcheggi ricavati all’interno del campo sportivo sono stati prenotati con largo anticipo e agli spettatori non resterà che godersi il lungometraggio proiettato a spese del Comune, sorseggiando le bibite e consumando il cibo acquistati nei bar e nelle pizzerie che hanno aderito all’iniziativa.

L’esperimento coinvolge anche i titolari del cinema Joseph di Ghilarza, fermi dall’8 marzo e in attesa di schiarite decisive sulle riaperture di multisale e teatri previste a metà giugno. «L’idea del drive in ha consentito a noi, che siamo una piccola impresa familiare, di riprendere anzitempo l’attività con la speranza che Norbello faccia da apripista per iniziative analoghe in altri Comuni», dice la titolare del cinema Joseph, Mara Bachis, che attende la caduta del veto anti-covid anche per questa branca del settore dell’intrattenimento.

Intanto è già stato inserito in cartellone un secondo film, che sarà proposto nelle prossime settimane. «Per ora si tratta dell’unica richiesta con questa formula, ma speriamo se ne aggiungano delle altre per poter parlare di ripartenza, prosegue l’imprenditrice, che racconta: «La stagione era cominciata bene, ma poi il blocco ci ha penalizzati». Per lei e il marito Alessandro Sanna si tratta di una seconda ripartenza nel giro di tre anni e mezzo. Come piegarsi senza spezzarsi di fronte all’ennesima crisi. «Se non usciranno prime visioni di un certo livello, in estate non riapriremo il cinema – annuncia Mara Bachis –. Con i numeri a cui siamo abituati non sarebbe conveniente proporre dei film datati o già passati per altri canali, verrebbero molti meno spettatori e lavoreremmo in perdita. Speriamo che le norme ci consentano di lavorare nelle piazze in attesa di vedere cosa succederà in autunno, auspicando che la situazione volga al meglio».

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