La Nuova Sardegna

Oristano

Teatro Deledda da salvare, sponda Comune-Regione

di Maria Antonietta Cossu
Teatro Deledda da salvare, sponda Comune-Regione

Paulilatino, l’ente locale costretto a restituire 1 milione e 300mila euro Si cerca una soluzione alternativa all’acquisizione della struttura oggi all’asta

28 maggio 2020
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PAULILATINO. «La Regione sta studiando un modo per salvare il teatro e la nostra amministrazione perseguirà lo stesso obiettivo seguendo le strade che le verranno indicate». Il sindaco Domenico Gallus lascia intravedere uno spiraglio sulla possibilità di dipanare l’ingarbugliata matassa in cui è rimasto impigliato il Grazia Deledda dopo la forzata rinuncia del Comune al finanziamento ricevuto proprio dalla Regione per l’acquisto dell’immobile.

Una delle soluzioni sul tappeto prefigura per il presidio culturale un posto nel futuro circuito teatrale regionale e il successivo inserimento nel panorama nazionale. Ma al momento questa soluzione rappresenta l’embrione di un’idea. L’unica certezza è che è stata avviata la procedura di revoca del milione e 300mila euro ottenuti qualche mese fa per trasformare il Deledda in un teatro civico.

Gli amministratori hanno dichiarato di aver compiuto questo passo per tutelare l’ente da eventuali implicazioni di natura legale. Su proposta della giunta il consiglio comunale ha annullato la scorsa settimana la delibera con cui si prendeva atto dello stanziamento. Il provvedimento comporterà la restituzione del denaro. La decisione di rinunciarvi è conseguente alla valutazione del rischio di provocare un danno erariale o di incorrere in una causa legale.

L’esistenza di un pregiudizio era stata accertata dagli uffici comunali durante la verifica preliminare all’iter di acquisizione dell’immobile. Esaminando la procedura di pignoramento e di vendita avviata dalla sezione civile del tribunale era emerso che la soluzione concordata tra l’amministrazione locale e la Regione non fosse più praticabile. Questo perché il valore dello stabile confiscato dalla banca e messo all’asta aveva subito una forte svalutazione scendendo a 113.400 euro. L’accordo originale tra i due enti pubblici, invece, presupponeva il pagamento a saldo di un oneroso mutuo bancario e di altre pendenze per un ammontare di circa 1 milione e 200mila euro.

Da qui il passo indietro dell’amministrazione, che non parteciperà all’asta. «L’assessorato regionale alla programmazione sta studiando il modo di recuperare la situazione e tra le soluzioni prese in considerazione c’è quella di formare un circuito teatrale regionale con i presidi di Cagliari, Sassari, Nuoro e appunto Paulilatino e di chiedere il riconoscimento nazionale«, spiega Gallus chiarendo: «Il Comune non potrà riavere i soldi, ma il fondo sarà comunque rimesso nel bilancio regionale per salvare il teatro».

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