La Nuova Sardegna

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Oristano, CittadinanzAttiva: «Per prenotare le analisi ci vuole una laurea»

Michela Cuccu
Oristano, CittadinanzAttiva: «Per prenotare le analisi ci vuole una laurea»

Contestato l’accesso alle analisi possibile solo vie internet

07 giugno 2020
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ORISTANO. «Le modalità stabilite dall’Assl per le prenotazioni e il ritiro degli esiti delle analisi del sangue sono discriminatorie». Anche CittadinanzAttiva si unisce al coro di proteste per la decisione dell’Azienda sanitaria di consentire le prenotazioni solo per posta elettronica. «La riapertura delle prenotazioni per i prelievi ematici aveva fatto tirare un gran respiro di sollievo agli utenti, da mesi in attesa. Non sapevano però cosa li attendesse e non avrebbero neppure messo in conto che la loro vita si sarebbe ulteriormente complicata».

Lo dice la responsabile di CittadinanzAttiva, Maria Grazia Fichicelli. Le perplessità riguardano le modalità scelte dall’Azienda, «che invece che snellire le procedure e ridurre i tempi di attesa accumulati nel periodo covid, hanno reso più difficile l’accesso ai servizi, soprattutto per le fasce fragili». La nuova disposizione stabilisce che le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente via mail, con allegati: l’impegnativa dematerializzata compilata dal medico che prescrive gli accertamenti medici; la copia del documento di identità; la tessera sanitaria dell’utente che necessita della prestazione. A questo si aggiunge che l’eventuale pagamento del ticket che dovrà essere eseguito ricorrendo alle casse ticket automatiche presenti in ospedale, «quando la fortuna consente di trovarle attive», sottolinea la responsabile, oppure collegandosi all’indirizzo cupweb.sardegnasalute.it o tramite il sistema PagoPA, utilizzando il codice IUV fornito al momento della prenotazione.

«Chi intende fare una semplice analisi del sangue d’ora innanzi dovrà dotarsi di computer, scanner e stampante, fare l’abbonamento a internet e, naturalmente, per riuscire a usare questi strumenti, deve fare un corso accelerato di informatica», commenta la responsabile di CitadinanzAttiva.

Maria Grazia Fichicelli è molto critica: «Forse qualcuno riuscirà a eseguire autonomamente le procedure imposte. Qualcuno, forse ricorrerà all’aiuto di amici e parenti. Gli altri o rinunceranno o ricorreranno agli ambulatori privati, che sono solerti nel ricevere le semplici prenotazioni telefoniche e dare il servizio, con piena soddisfazione dell’utente.

L’intervento di CittadinanzaAttiva si conclude con una vera e propria denuncia: «Così viene violato il diritto dell’accesso alle cure per tutti, creando cittadini di serie A e cittadini di serie B. I malati non si attendevano certo queste norme per complicare la loro vita».

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