La Nuova Sardegna

Oristano

Il tempio di Columbaris recuperato e valorizzato

Il tempio di Columbaris recuperato e valorizzato

Ripartono i lavori. L’impegno finanziario del ministero è di 241mila euro L’ultimo intervento risale a qualche anno fa, il degrado è evidente

13 giugno 2020
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CUGLIERI. Costeranno poco più di 241 mila euro i lavori per la messa in sicurezza dell’area archeologica di Columbaris, a circa due chilometri dalla borgata marina di Santa Caterina di Pittinuri, dove sono ancora ben visibili i resti di un tempio Paleocristiano. Il finanziamento, tratto da un più ampio programma redatto dal ministero per i beni archeologici e le attività culturali, prevede un investimento di 3,5 milioni di euro per interventi nelle aree della Sardegna centro meridionale, e sarà utilizzato per riqualificare e rendere fruibile ai visitatori l’importante sito, dove insistono i ruderi di un’antica basilica cimiteriale risalente agli inizi del IV secolo d.C.

Giulia Mariana Limiti, responsabile della sicurezza e del cantiere che ha preso il via venerdì scorso, è una restauratrice e, nella prima fase dei lavori, con un suo collega, si sta occupando di ripulire l’area dalle erbacce e dai rovi che nascondono quanto rimane della basilica e della necropoli. «A breve ci affiancheranno un’archeologa, che rimarrà circa un mese, e un operaio locale che conosce le malte utilizzate in questa zona – spiega – il nostro lavoro consisterà nel ripristino delle murature, quindi del restauro strutturale ed estetico dei blocchi murari, che in parte verranno consolidati con fibre basaltiche, e della copertura di alcuni conci di calcarenite danneggiati dal processo erosivo causato dai venti marini». L’impresa che si è aggiudicata l’appalto bandito dal ministero, provvederà anche alla riqualificazione dei percorsi di fruizione del sito archeologico pavimentando gli stessi con la ghiaia. Sarà inoltre sostituito il cancello esistente con uno nuovo e posizionati dei pannelli esplicativi lungo il percorso. «Il sito, purtroppo, è rimasto abbandonato per troppo tempo – spiega il sindaco Giovanni Panichi – l’ultimo intervento era stato fatto molti anni fa ma col tempo e l’incuria la natura se ne è riappropriata». Tempo fa l’amministrazione comunale ha provveduto a recintare l’intera area, ma senza un servizio di vigilanza efficace, con l’installazione di un moderno sistema di videosorveglianza, il sito continua rimanere meta di qualche vandalo. «Per ovviare al problema – conclude il sindaco – abbiamo predisposto un progetto articolato, che prevede l’installazione delle videocamere nei punti sensibili del paese e del territorio. Per realizzarlo servivano tra i 150 e i 200 mila euro, ce ne hanno dato appena 70. Con quell’importo facciamo quello che si potrà fare, nulla di più».

I lavori dureranno circa quattro mesi, durante i quali il sito sarà chiuso ai visitatori. Piero Marongiu

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