La Nuova Sardegna

Oristano

Piazza della Cattedrale aperta, per ora

di Davide Pinna
Piazza della Cattedrale aperta, per ora

La Curia pronta a chiuderla definitivamente dopo l’immondezzaio lasciato dai giovani lo scorso fine settimana

14 giugno 2020
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ORISTANO. Piazza Cattedrale inagibile. Forse. Dopo una giornata di annunci e retromarce, alla fine il sagrato del duomo è rimasto aperto, almeno per ieri notte ma l'ipotesi di una chiusura della piazza, dopo le polemiche sulle condizioni in cui era stata lasciata dalle centinaia di giovani che festeggiavano l'ultimo giorno di scuola lo scorso fine settimana, è diventata realtà anche solo se per qualche ora. La Curia, proprietaria del sagrato, ha prima annunciato la chiusura con tanto di recinzione e cancello in metallo e poi è ritornata parzialmente sui propri passi, lasciando ai ragazzi un'ultima possibilità. Importante, in questo percorso, la mediazione compiuta dagli stessi giovani, prima con il Comune e poi con il rettore del seminario arcivescovile, don Alessandro Floris. Rete metallica e cancello sono stati sistemati dagli operai in mattinata, sotto gli occhi vigili dello stesso Floris e del responsabile del cantiere che dall'inizio dell'anno interessa l'edificio sacro. «Ci sono stati casi in cui i ragazzi sono entrati dentro il cantiere e addirittura hanno aperto dei container – ha affermato il rettore durante la sistemazione della recinzione – e questo ovviamente non si può consentire: ci sono delle norme di sicurezza da rispettare. Siamo stanchi di ospitare i ragazzi a casa nostra e poi di dover ripulire i rifiuti organici e no lasciati da decine di persone». Nessuna interlocuzione con l'amministrazione, fino ad allora, ma anzi la sensazione che tutte le richieste di intervento siano rimaste inascoltate: «La piazza è di proprietà dell'arcidiocesi, il Comune si occupa della cura del verde e della manutenzione, ma se quello è il problema possiamo farcene carico noi. Abbiamo chiesto più volte di collaborare per risolvere il problema, ma non è mai accaduto. Ora non ci resta che chiudere». Tutto sembrava ormai deciso, quando arriva una delegazione composta da esponenti della Consulta Giovani e da alcuni ragazzi che tutte le sere si incontrano in piazza ha chiesto di parlare col sacerdote. L'incontro con Floris ha dato i suoi frutti, complice anche la pioggia che avrebbe rallentato i lavori per il completamento della recinzione. «I ragazzi si sono impegnati a mantenere lo spazio pulito – spiega nel pomeriggio Floris – stanotte sarà una sorta di prova e se non si ripeteranno più certi comportamenti non ci sarà più bisogno di chiudere. Ho parlato anche con il vicesindaco ed è d'accordo: questa è la loro ultima possibilità. Mi auguro che questo polverone serva a farlo capire». Fra i componenti della delegazione, il presidente della Consulta Giovani, Emanuele Orrù. Vicino a Lutzu fin da quando il sindaco era all'opposizione della giunta Tendas, Orrù ha portato avanti, per ora con successo, un'attività di mediazione sul tema della cattedrale: «Le condizioni in cui è stata lasciata la piazza domenica erano vergognose – spiega – non c'è nulla da giustificare. Per questo abbiamo avviato questo percorso di incontri e di sensibilizzazione. Partiamo con due bidoni per i rifiuti in più, nelle settimane prossime contiamo di migliorare ancora». Ma ci sono anche i giovani della cattedrale nel percorso, senza di loro sarebbe stato arduo convincere gli altri. Uno dei ragazzi più “in vista” nell'ambiente, che preferisce restare anonimo, non nega le responsabilità: «Ce le dobbiamo assumere, quanto accaduto sabato scorso è gravissimo. Ma ora vogliamo sensibilizzare chi ha creato quell'immondezzaio, magari perché frequenta la cattedrale da poco. Ci saranno dei bidoni differenziati in più, sicuramente non basteranno e infatti ci attrezziamo con bustoni che poi cercheremo di riporre nel modo più ordinato possibile. Iniziamo così, ma il percorso va avanti con l'obiettivo di lasciare quello spazio in condizioni sempre più simili a quelle in cui lo troviamo. Questo sabato non potremo fare miracoli, ma speriamo che vada bene e che col tempo si possa restare in un luogo di aggregazione dalle caratteristiche uniche a Oristano come è la piazza della cattedrale». Un ultima possibilità, insomma, ma c'è da star sicuri che la curia non ne concederà altre. Il cancello è già pronto, bisogna solo girare la chiave.

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