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Oristano

sclerosi multipla 

L’Aism chiede la quota a pazienti morti da 25 anni

L’Aism chiede la quota a pazienti morti da 25 anni

ORISTANO. «Ci sono pazienti morti da 25 anni, eppure l’Aism nazionale chiede i soldi dell’iscrizione all’associazione anche a loro». La denuncia arriva da Paola Manconi, attuale responsabile dell'asso...

25 giugno 2020
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ORISTANO. «Ci sono pazienti morti da 25 anni, eppure l’Aism nazionale chiede i soldi dell’iscrizione all’associazione anche a loro». La denuncia arriva da Paola Manconi, attuale responsabile dell'associazione Eleonora sclerosi multipla. È un’addetta ai lavori, avendo fondato la Eleonora seguito del commissariamento della sezione oristanese deciso dai vertici nazionali dell’Aism. Era stata uno dei dirigenti storici e ora alla Eleonora è passata la gran parte dei vecchi iscritti all’Aism.

Proprio per questo motivo chiarisce: «Non vorrei che questa segnalazione venisse interpretata come una rivalsa da parte mia nei confronti di un’associazione della quale, per motivi noti, non faccio più parte. Chiedo soltanto che Aism abbia rispetto per i familiari delle persone che non ci sono più, che hanno provato imbarazzo e incredulità nel leggere le lettere».

In effetti i toni usati nella campagna di tesseramento sono piuttosto forti, con stampigliato sulla busta «Urgente» e «Il coronavirus colpisce più forte le persone deboli». La missiva, in realtà, non è diversa da tante utilizzate da altre associazioni nelle campagne di reclutamento di nuovi iscritti, con la lettera di presentazione, che inizia con il nome del destinatario, anche se deceduto, e prosegue con le motivazioni sulla necessità di diventare socio, con un conto corrente e la cifra da inserire sulla base di un listino che parte da 25 euro per il socio ordinario fino a 250 per ii benemerito.

Sembra tutto normale, peccato che «Di lettere come queste ne hanno ricevute in tanti, familiari di persone decedute da diversi anni, che a loro volta erano già soci Aism. Decessi che venivano regolarmente comunicati con la conseguente cancellazione dagli elenchi. Dal momento del decesso fino a poche settimane fa, nessuno aveva più ricevuto comunicazioni e richieste di tesseramento. L'unica spiegazione, anche se poco credibile, è che dopo tanti anni, gli archivi informatici dell'Aism nazionale siano impazziti», conclude Paola Manconi.

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