La Nuova Sardegna

Oristano

Omodeo inquinato, la rabbia dei sindaci

Omodeo inquinato, la rabbia dei sindaci

Misteriosa moria di pesci alle foci del Tirso e del Taloro e nelle insenature Forse non è solo eutrofizzazione delle acque. Chiesto l’intervento della Regione

02 luglio 2020
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BIDONÌ. Da giorni banchi di materia putrescente galleggiano sulle acque dell'Omodeo destando preoccupazione e allarme tra le popolazioni locali. Alle foci del Tirso e del Taloro e nelle insenature dell'invaso si sta verificando un'insolita moria di pesci a cui sono associate estese formazioni melmose maleodoranti. La natura del fenomeno è ignota ma si sospetta un'alterazione dovuta a una concentrazione di agenti inquinanti più elevata del solito e alla concomitante azione di fattori naturali come le alte temperature, la mancanza di ossigeno e la macerazione degli organismi vegetali. Cittadini e amministratori sono in fibrillazione e non sono escluse mobilitazioni o altre iniziative congiunte per richiamare l'attenzione delle autorità preposte ai controlli e per risalire alla fonte del problema. I rappresentanti istituzionali del territorio reclamano a gran voce l'intervento della classe politica regionale e degli organismi di tutela ambientale. C'è l'urgenza di individuare in tempi rapidi l'origine del fenomeno in modo da fronteggiare l'emergenza con azioni mirate e tempestive. La richiesta unanime è di avviare un'indagine ad ampio spettro sulle sostanze chimiche presenti in acqua. «Non basta analizzare solo i nutrienti provenienti dagli scarichi civili, bisogna esaminare tutti gli elementi non naturali e in particolare i valori dei metalli pesanti», sollecita Daniel Fadda, amministratore comunale di Bidonì e agronomo «Qui siamo in presenza di altro e per scoprire di cosa si tratti bisogna fare analisi chimiche approfondite sull'intero specchio d'acqua. Una volta chiarita la natura del problema si potrà risalire alle cause. E' una situazione scandalosa, chi di dovere intervenga subito». Il livello d'allerta è alto anche sull'altra sponda del lago «Le Unioni del Guilcer e del Barigadu hanno segnalato all'Arpas, che sta effettuando i controlli», ha riferito il sindaco di Sedilo, Salvatore Pes. Giusto un anno fa il Comune rivierasco era alle prese con il problema della schiuma. «La situazione ci preoccupa moltissimo anche per la fauna ittica, vista la moria di pesci cui stiamo assistendo da giorni. Vediamo cosa emergerà dalle analisi ed eventualmente ci riserveremo di fare indagini più approfondite come amministrazione», ha annunciato Pes. Le stesse rivendicazioni arrivano da Sorradile, ma nella cintura circumlacuale è un coro di proteste. «E' una situazione vergognosa», denuncia il sindaco Pietro Arca. «Chiunque abbia competenze sulle acque interne agisca subito, verifichi cosa sta succedendo. Stiamo parlando di un bene identitario della Sardegna ed esigiamo tutti risposte chiare e immediate, le stesse che come Unioni di Comuni abbiamo sollecitato tempo fa con l' ordine del giorno sulle risorse dirette alle bonifiche e alla valorizzazione di Omodeo e Tirso».

Maria Antonietta Cossu

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