La Nuova Sardegna

Oristano

il caso ardia 

La consigliera di Progetto Sedilo: «Sindaco incapace di mediare»

di Maria Antonietta Cossu
La consigliera di Progetto Sedilo: «Sindaco incapace di mediare»

SEDILO. La maggioranza conferma la linea del silenzio in vista del chiarimento sulle questioni dell’Ardia previsto domani in aula di consiglio comunale. Un appuntamento che promette scintille a...

16 luglio 2020
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SEDILO. La maggioranza conferma la linea del silenzio in vista del chiarimento sulle questioni dell’Ardia previsto domani in aula di consiglio comunale. Un appuntamento che promette scintille a giudicare dalla dura presa di posizione della minoranza sulla gestione della situazione da parte del sindaco. Alla dura reprimenda del gruppo Progresso Sedilo la maggioranza non ha mai replicato, riservandosi di farlo in sede istituzionale.

Nel documento diffuso il 9 luglio i consiglieri Cocco, Lampreu, Carta e Cherchi hanno rimproverato a Salvatore Pes un approccio discutibile al problema della mancata organizzazione della corsa equestre e della processione in onore del patrono San Giovanni. Interpellata in quegli stessi giorni, la capogruppo Sara Lampreu ha preso le distanze dalle dichiarazioni del primo cittadino. «È venuto meno al ruolo istituzionale che ricopre. In quanto ufficiale di governo, Pes ha delle responsabilità sull’ordine pubblico e sulla salute dei cittadini. Non giudico la posizione che aveva rispetto alla questione, ma il modo in cui ha portato avanti le rivendicazioni. Avrebbe dovuto rapportarsi diversamente con le autorità, le componenti preposte all’organizzazione e la stessa comunità, tenendo conto della situazione generale e del sentimento di tutti», è stato il commento a caldo.

Fino all’ultimo il sindaco aveva insistito perché l’Ardia e gli altri cortei religiosi si svolgessero, compatibilmente con le prescrizioni anti-Covid, prospettando una formula più ristretta e con i cavalli al passo. Alternativa che non ha convinto l’esponente della minoranza. «Non entro nel merito di come ciascuno, a Sedilo, ha vissuto la decisione di cancellare l’Ardia. Il modo in cui viene sentita è soggettivo e appartiene solo al vissuto di ognuno, per cui nessuna opinione prevale o è più giusta rispetto a un’altra, né io mi sento di poter sindacare qualunque punto di vista», ha premesso Sara Lampreu specificando di parlare a titolo personale, «Ma il primo cittadino esercita una funzione pubblica. Nessuno gli impediva di sostenere delle posizioni personali, ma anziché rimanervi arroccato avrebbe dovuto mediare senza imporle, poiché a un certo punto subentrano il rispetto delle norme e le responsabilità che derivano dal ruolo istituzionale».

L’amministratrice si è mostrata scettica anche sulle soluzioni alternative allo svolgimento dell’Ardia. «Credo che prescindere dalla forma tradizionale fosse molto complicato e probabilmente nemmeno giusto nei confronti di coloro che sono coinvolti e partecipano a un avvenimento così sentito – ha affermato –. Avrebbe voluto dire delegittimare il ruolo di qualcuno o impedire ad altri di parteciparvi, mentre la manifestazione coinvolge una pluralità di soggetti: cavalieri, cittadini, pellegrini, visitatori, e turisti».

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