La Nuova Sardegna

Oristano

Due nuovi positivi, chiusi tribunale e mercato

di Enrico Carta
Due nuovi positivi, chiusi tribunale e mercato

Contagiato un dipendente: udienze sospese e tamponi a tappeto sul personale Serrata obbligata anche per gli operatori commerciali di via Costa

08 settembre 2020
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ORISTANO. L’effetto domino arriva di lunedì. Fortunatamente non porta con sé notizie di ricoveri e questo è il primo dato confortante, sebbene l’incremento di positivi sia di sedici persone in più (119 totali). Per il resto che ci sarebbero state chiusure settoriali per prudenza era ampiamente prevedibile e infatti dopo l’Antiquarium arborense, i cui cancelli sono serrati da diversi giorni al pari degli altri poli culturali gestiti dalla Fondazione Oristano, ieri sono state decretate le chiusure del tribunale e del mercato civico di via Costa.

L’effetto domino ricade proprio sul palazzo di giustizia, perché con tutta probabilità il contagio è legato a quello dei giorni precedenti che aveva portato alla chiusura del giudice di pace. Anche in piazza Aldo Moro un dipendente è risultato positivo, ma le sue condizioni non sono assolutamente preoccupanti. In ogni caso, ieri mattina, quando già alcune udienze erano in corso e l’attività si stava svolgendo quasi normalmente seppure con le limitazioni di questo periodo, il presidente Leopoldo Sciarrillo ha deciso di bloccare ulteriori accessi e di limitare all’essenziale le udienze. Immediatamente dopo è stato disposto l’intervento di sanificazione che avverrà già oggi. L’edificio rimarrà ovviamente chiuso, mentre già domani e giovedì sarà riaperto per i provvedimenti di urgenza. Non potrebbe essere altrimenti, anche perché tutto il personale che è venuto a contatto con il dipendente risultato positivo al covid è stato sottoposto al tampone e rimarrà a casa sino al momento dell’esito. Solo allora funzionari e impiegati potranno riprendere posto tra le scrivanie abbandonate in tutta fretta ieri. Una piccola polemica va però registrata: una parte degli avvocati ritiene troppo immediata la riapertura, motivo per cui si sta pensando a una petizione per rinviare di due settimane la nuova ripartenza.

Stessa sorte del tribunale è toccata al mercato civico di via Costa, da dove arriva comunque un’altra buona indicazione sul funzionamento dei tracciamenti dei possibili positivi. Un operatore ha contratto il virus, motivo per cui l’intera struttura è stata chiusa dal sindaco Andrea Lutzu, il quale può tirare un sospiro di sollievo assieme al vicesindaco Massimiliano Sanna e a una persona del suo staff. Tutti e tre erano entrati in contatto con uno dei dipendenti del museo positivi al coronavirus e quindi si erano sottoposti al tampone. L’esito è stato a loro favorevole: nessun contagio. Cosa che non si può dire per altri centri della provincia, dove le comunicazioni di nuove positività arrivano costantemente ai sindaci dalle autorità sanitarie che coi primi cittadini che decidono di inasprire le regole. Nei giorni scorsi era stato Andrea Santucciu a Marrubiu il primo a imporre le mascherine per tutto il corso della giornata anche all’aperto laddove non venissero mantenute le distanze interpersonali. Ora anche Antonello Figus a Santa Giusta, dove si registrano altri due casi, prende un provvedimento simile che riguarda i non conviventi. Ma gli appelli alla prudenza e al rispetto delle regole si moltiplicano. Ovunque.

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