La Nuova Sardegna

Oristano

centro storico 

I controlli del fine settimana non limitano gli schiamazzi

di Valentina Atzeni
I controlli del fine settimana non limitano gli schiamazzi

ORISTANO. Continuano le lamentele dei cittadini oristanesi del centro storico, stufi di vedere deturpate le antiche vie della città. Se le scorse settimane le attenzioni erano rivolte esclusivamente...

17 settembre 2020
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ORISTANO. Continuano le lamentele dei cittadini oristanesi del centro storico, stufi di vedere deturpate le antiche vie della città. Se le scorse settimane le attenzioni erano rivolte esclusivamente verso la scalinata e il circondario della chiesa di Santa Chiara, lunedì notte i giovani si sono spostati nella piazza Papa Giovanni Paolo II. E non ci sarebbe nulla di male se dopo le serate trascorse all'aperto, tra una chiacchiera e l'altra, tornassero a casa rispettando il decoro della città. A far imbufalire gli abitanti sono gli schiamazzi, le urla e i resti delle notti brave lasciati come incivili souvenir su aiuole, muretti e panchine. Cartoni della pizza, bottiglie e bicchieri di plastica ancora colmi di birra. «Siamo stufi di questa situazione – afferma un abitante del centro che preferisce rimanere anonimo – la situazione ormai sta degenerando e neanche le telecamere di videosorveglianza sembrano intimorire i ragazzi. I cestini ci sono ma non vengono usati e fortunatamente chi di dovere pulisce la zona quotidianamente». Un problema che si ripete almeno tre volte a settimana e degenera il sabato notte, quando al gruppo di cittadini si aggiungono i giovani dei paesi limitrofi. «Siamo stati testimoni di scene che ci hanno lasciati di stucco, dai giovani che urinano sulle vetrine dei negozi o si arrampicano sui pali della luce, a quelli che tentano di salire sul muro perimetrale della chiesa di Santa Chiara, mentre le ragazze li filmano, magari per postare l’impresa sui social». C’è anche chi si è arrampicato sull’albero di banane di un’abitazione privata per poi lanciare a terra i frutti. Anche i titolari dei b&b locali si dicono esausti. «Non mi sembra il modo di incentivare il turismo» afferma una donna che gestisce una struttura nelle vicinanze della chiesa di santa Lucia, ad angolo tra via Parpaglia e via Lamarmora. I controlli della polizia non hanno avuto alcun effetto su quei ragazzi che, una volta chiuso l’accesso alla piazza cattedrale, scelgono di volta in volta una nuova zona del centro storico per le loro scorribande. Intanto è in corso una raccolta firme da allegare alla lettera di protesta che gli abitanti del centro storico presenteranno nei prossimi giorni al Prefetto Capo, al Questore Stellino e al sindaco Lutzu, con la quale si cercherà di porre fine a questa situazione.

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