La Nuova Sardegna

Oristano

niente scuola per aidomaggiore e sorradile 

Comunicazioni dall’Ats a rilento, a casa gli alunni di due paesi

di Maria Antonietta Cossu

AIDOMAGGIORE. Le scuole di Norbello riapriranno questa mattina, ma gli alunni di Aidomaggiore e Sorradile resteranno a casa finché non sarà definita la situazione epidemiologica nei rispettivi comuni....

29 settembre 2020
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AIDOMAGGIORE. Le scuole di Norbello riapriranno questa mattina, ma gli alunni di Aidomaggiore e Sorradile resteranno a casa finché non sarà definita la situazione epidemiologica nei rispettivi comuni. Gli studenti di Aidomaggiore non riprenderanno l’attività didattica prima di venerdì e comunque finché resterà in vigore l’ordinanza che impone la chiusura totale del paese. In base agli esiti dei primi 50 tamponi eseguiti ieri in via preventiva sulle fasce sociali e sulle categorie lavorative più esposte al rischio di contagio si deciderà poi se revocare il provvedimento restrittivo o prorogarne i termini.

«Fino ad allora gli studenti non potranno frequentare. Se non sarà possibile riprendere le lezioni in tempi brevi si ricorrerà alla didattica a distanza», chiarisce la vicesindaco Maria Lourdes Pala, che riferisce di una situazione al momento stabile sul fronte dei contagi, ma lamenta gravi ritardi nelle comunicazioni dell’Ats: «A oggi i casi positivi sono cinque, ma per vie ufficiose sappiamo essere una decina. Il problema è che l’azienda sanitaria comunica i risultati degli esami con tre o quattro giorni di ritardo e questo rischia di aggravare la situazione. Le segnalazioni non tempestive di casi d’infezione ritardano il tracciamento e i successivi controlli. Altresì comporta disagi anche la comunicazione tardiva degli esiti negativi perché impedisce agli interessati di svolgere qualunque attività per più tempo del dovuto. Ho segnalato il problema al prefetto, si devono accelerare le procedure. Il personale dell’Ats non è sufficiente e questo è il risultato dei tagli alla sanità. Spero che qualcuno ne prenda coscienza», protesta l’amministratrice.

Anche il sindaco di Solarussa protesta per i ritardi nelle comunicazioni dei positivi da parte della Assl. «Un mio compaesano è risultato positivo, ma l’esito di positività risale a re giorni fa. Il mio concittadino è dirigente scolastico a Nuoro: la scuola è stata chiusa ed io l’ho saputo da alcuni professori, ma non dalla Assl». Tendas ribadisce di aver chiesto l’intervento del Prefetto e precisa che la sua non è una iniziativa per far polemiche. «La corretta e tempestiva attività informativa è il punto di partenza fondamentale e imprescindibile per una corretta tracciabilità e gestione dei contagi, ma se non ci dite che è positivo se non in tempo reale almeno il giorno dopo, come fanno i sindaci a predisporre gli opportuni interventi per evitare il diffondersi del virus?»(mac)

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