Sorradile vuole recuperare l’antica caserma
La stazione dei carabinieri di Lochele potrebbe diventare un punto privilegiato per il turismo equestre
29 settembre 2020
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SORRADILE. E' stato quantificato in 968mila euro il costo dell'operazione di recupero e di riconversione della secolare caserma dei carabinieri a cavallo situata nel compendio naturalistico di Lochele.
Il progetto del Comune sarà presentato alle più alte cariche dei comandi nazionale, regionale e provinciale dell'Arma, ai quali l'amministrazione ha chiesto un incontro.
«È nostra intenzione coinvolgere il corpo militare chiedendo anche un apporto di idee. Inoltre la collaborazione tra istituzioni potrebbe essere un buon viatico per ottenere dal ministero dell'interno il finanziamento richiesto», spiega il sindaco Pietro Arca. L'antica stazione dei carabinieri, aperta nel 1920 per scoraggiare i traffici di bestiame che interessavano il Montiferru, il Marghine e le Barbagie, sarà trasformata in un museo della storia dell'Arma nel quale sarà accentuata la parte relativa alla cultura del cavallo di cui restano ancora evidenti tracce negli affreschi degli interni, nelle vecchie mangiatoie e nelle stazioni di sosta degli animali presenti all'esterno. Al pianterreno dello stabile sarà ricavata anche una locanda per l'accoglienza di visitatori e turisti, mentre il piano superiore sarà riconvertito in zona notte con una dozzina di posti letto. Nel cortile saranno ripristinati i vecchi stalli al coperto, realizzato un parcheggio e altri spazi per la sosta dei cavalli. Il Comune mira a fare del compendio il punto di confluenza degli itinerari di trekking a cavallo che si snodano tra il Guilcier, il Barigadu e le Barbagie, ma l'obiettivo è di rendere produttivo il complesso. «La caserma è un bene identitario e allo stesso tempo occupa una posizione strategica all'interno di un'area di grande interesse culturale e ambientale. Con la futura gestione si creeranno posti di lavoro», conclude Arca. (mac)
Il progetto del Comune sarà presentato alle più alte cariche dei comandi nazionale, regionale e provinciale dell'Arma, ai quali l'amministrazione ha chiesto un incontro.
«È nostra intenzione coinvolgere il corpo militare chiedendo anche un apporto di idee. Inoltre la collaborazione tra istituzioni potrebbe essere un buon viatico per ottenere dal ministero dell'interno il finanziamento richiesto», spiega il sindaco Pietro Arca. L'antica stazione dei carabinieri, aperta nel 1920 per scoraggiare i traffici di bestiame che interessavano il Montiferru, il Marghine e le Barbagie, sarà trasformata in un museo della storia dell'Arma nel quale sarà accentuata la parte relativa alla cultura del cavallo di cui restano ancora evidenti tracce negli affreschi degli interni, nelle vecchie mangiatoie e nelle stazioni di sosta degli animali presenti all'esterno. Al pianterreno dello stabile sarà ricavata anche una locanda per l'accoglienza di visitatori e turisti, mentre il piano superiore sarà riconvertito in zona notte con una dozzina di posti letto. Nel cortile saranno ripristinati i vecchi stalli al coperto, realizzato un parcheggio e altri spazi per la sosta dei cavalli. Il Comune mira a fare del compendio il punto di confluenza degli itinerari di trekking a cavallo che si snodano tra il Guilcier, il Barigadu e le Barbagie, ma l'obiettivo è di rendere produttivo il complesso. «La caserma è un bene identitario e allo stesso tempo occupa una posizione strategica all'interno di un'area di grande interesse culturale e ambientale. Con la futura gestione si creeranno posti di lavoro», conclude Arca. (mac)