La Nuova Sardegna

Oristano

«Sulle strade dell'Oristanese è una strage, intervenga il prefetto»

«Sulle strade dell'Oristanese è una strage, intervenga il prefetto»

Il consigliere regionale Loi chiede la convocazione di un tavolo istituzionale. «Troppi morti nelle ultime settimane, le condizioni della viabilità sono proibitive»

03 ottobre 2020
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ORISTANO. L’ultima croce è di mercoledì nella strada tra Bonarcado e Santu Lussurgiu. Il giorno prima il dramma era accaduto a Tinnura. Qualche settimana fa a Simaxis. E poi via via che si va indietro col tempo ci si accorge che questa è una storia con troppe morti, molte delle quali evitabili e non tutte imputabili agli automobilisti. Le strade dell’Oristanese continuano a essere un problema che va ben al di là della triste conta dei numeri, perché i problemi ci sono anche nei momenti in cui non si ha a che fare con tragedie. Pericoli e non solo, perché si devono fare i conti con la velocità limitata, i problemi al manto stradale, le deviazioni, l’impercorribilità di molti tratti di carreggiata.

Il bello è che vien difficile anche trovare dei colpevoli perché le casse sono vuote quasi ovunque e i soldi per manutenzioni o lavori che ripensino la viabilità sono davvero pochi. Assistere impassibili però non è possibile e così il consigliere regionale e sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi, chiede l’intervento del prefetto Gennaro Capo per tentare di sbloccare una situazione che si trascina con inerzia da anni, mentre i rischi e i disagi per gli automobilisti aumentano giorno dopo giorno.

Ha scritto una lettera, atto ufficiale tramite il quale chiede che venga immediatamente convocato un tavolo istituzionale al quale partecipino tutte le istituzioni che hanno giurisdizione sul capitolo strade e viabilità. Così scrive: «Il problema purtroppo è esteso a diverse zone del territorio provinciale che non possono più attendere la sistemazione della viabilità, per riportarla almeno a condizioni di decenza. Con diversi gradi di gravità, moltissime sono le strade provinciali su occorre intervenire con estrema urgenza: si tratta di un atto di civiltà e di garanzia per i cittadini. Le istituzioni che rappresentiamo non possono sottrarsi. Sono consapevole dei gravi problemi economici e di funzionamento che gli enti ai vari livelli patiscono, con particolare riferimento alla Provincia e proprio per queste ragioni ritengo che, supportati anche dalla Regione, sia necessario fare fronte comune, individuare mezzi e strumenti idonei e agevoli, per dare luogo a un intervento immediato per evitare ulteriormente gravi incidenti e addirittura la perdita di altre vite umane. A tal proposito ritengo utile l’attivazione di un tavolo interistituzionale con gli amministratori locali, la Provincia, la Prefettura e la Regione unitamente alle altre istituzioni che operano nel territorio per lavorare alla definizione di una soluzione di carattere straordinario ed urgente».

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