La Nuova Sardegna

Oristano

Rivolta a Ghilarza contro il trasloco dei letti covid a Oristano

Maria Antonietta Cossu
Rivolta a Ghilarza contro il trasloco dei letti covid a Oristano

Comitato tenta di bloccare il trasporto al nuovo reparto del San Martino. Per calmare gli animi arrivano i carabinieri

24 ottobre 2020
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ORISTANO. All’ospedale San Martino di Oristano scatta la riorganizzazione in vista dell’apertura del reparto Covid e al Delogu di Ghilarza scoppia il caos. I letti che mancavano per allestire un’ala del presidio sanitario del capoluogo, ieri mattina sono stati prelevati dal reparto di Chirurgia di quello ghilarzese. Il provvedimento ha destato stupore e disappunto tra il personale sanitario e i cittadini che hanno assistito alla scena e che pensavano di essere di fronte al colpo di grazia per l’ospedale che con tanta rabbia stanno difendendo.

Il trasloco infatti si è svolto sotto gli occhi dei passanti e degli utenti che erano lì in attesa del pre-triage per poi accedere all’oespedale. Il successivo e rapido passaparola ha messo in allarme il comitato Delogu Bene Comune, con qualche rappresentante che accorso poco prima che le operazioni fossero ultimate su quello che pensava essere il luogo dell’ennesimo misfatto ai danni della sanità territoriale.

Lo scontro sfiorato. Il portavoce del coordinamento, Raffaele Manca, ha ostruito il passaggio al furgone sul quale venivano caricati gli ultimi arredi e ha richiesto l’intervento dei carabinieri. L’imprevisto ha suscitato la reazione contrariata di un operaio della ditta incaricata del trasporto, che ha minacciato di denunciare l’attivista per interruzione di pubblico servizio. Manca ha preso tempo fino all’arrivo dei militari, ai quali ha chiesto di appurare se esistesse un ordine di servizio e se le dotazioni fossero state preventivamente sanificate.

Il trasloco. Erano preoccupazioni che nascevano anche dall’allarme scattato giovedì nel reparto di Medicina in seguito all’accertata positività di un medico. La tensione si è però allentata quando è arrivata la conferma che i dieci letti fossero stati presi dalla sola Chirurgia, anche se i chiarimenti non sono bastati a rasserenare gli animi sulla preoccupante situazione dei servizi ospedalieri. Con il trasloco di ieri in reparto sono rimasti appena sei letti e in tanti hanno percepito l’ennesimo trasbordo come il preludio di uno smantellamento totale.

Le rassicurazioni. Sono sospetti che l’Ats ha immediatamente cercato di fugare assicurando che l’attività in day surgery non subirà battute d’arresto, che i posti letto rimasti in Chirurgia sono 22 e che gli altri saranno ripristinati non appena cesserà l’emergenza legata al covid. Neppure la Medicina si è fermata, ma al suo interno sono rimasti solo quattro pazienti, posti in isolamento in attesa dell’esito dei tamponi. Buona parte dei degenti sono stati invece sistemati in altre strutture, ma stando a quanto riportato dall’Azienda sanitaria il trasferimento sarebbe stato disposto già prima che il medico contraesse l’infezione. «Al momento – è stato poi chiarito –, non c’è alcun paziente positivo e mai si sono verificati casi di infezione tra i degenti del Delogu».

Non solo Covid. Il Covid è solo una concausa delle difficoltà operative della Medicina Interna, che dopo la partenza di tre specialisti si è retta sulle forze di soli quattro medici. Con uno di loro momentaneamente fuori causa, la direzione sanitaria si è vista costretta a sospendere i nuovi ricoveri fino a data da stabilirsi. «È una situazione dovuta all’incapacità di garantire i servizi e di far fronte alla cronica penuria di medici», ha polemizzato Raffaele Manca. L’esponente del comitato ha anche parlato dell’eventuale apertura di una divisione Covid a Ghilarza: «Il comitato è favorevole all’attivazione di quaranta posti letto purché siano aggiuntivi e non sostitutivi delle attività di cura delle altre patologie. Va bene un reparto Covid, ma a condizione che funzionino la Medicina, la chirurgia programmata, la radiologia e il laboratorio».

L’Ats ha ridimensionato la notizia parlando di «un’ipotesi all'interno di un quadro di riorganizzazione generale che sarà definito solo in base all’evoluzione dell’epidemia». L'unica certezza è che lunedì sarà attivato il reparto Covid del San Martino. L’epidemia a Oristano ha poi portato alla chiusura del liceo artistico, per via di alcuni contagi. Intanto oggi riprende la mobilitazione del Comitato provinciale per la salute e del Comitato in difesa del Delogu.

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