La Nuova Sardegna

Oristano

Regolamento per i writers un tesserino per dipingere

Regolamento per i writers un tesserino per dipingere

Il Comune definisce le regole per gli artisti di strada, che eviteranno sanzioni Consiglieri favorevoli, qualche dubbio per le limitazioni ai contenuti  

26 novembre 2020
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ORISTANO. «Favorisca bomboletta e tesserino!». La strana formula potrebbe capitare di sentirla davvero, a Oristano, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sui graffiti che, fra le altre cose, prevede anche l'istituzione di un albo comunale dei writer, con tanto di tesserino da mostrare alle forze dell'ordine per dimostrare che quello in corso non è un atto di vandalismo, ma una forma di espressione artistica.

L'idea del Comune è quella di fornire una cornice normativa alle opere murali, ma la riuscita dell'operazione la si potrà valutare solo con il tempo: in ogni caso, da ieri Oristano si è dotata di un regolamento per l'attività di writing e street art.

Il provvedimento è stato presentato dall'assessora alle Politiche giovanili Maria Bonaria Zedda: «Una cornice legale è necessaria per contrastare il vandalismo e preservare il decoro urbano».

E poi c'è quanto accaduto negli ultimi mesi a Cabras, con il murale realizzato da Ericailcane considerato un abuso edilizio dagli uffici del Comune e oggetto addirittura di un'indagine della Procura: «Si tratta di uno dei nomi più importanti della scena italiana – ha affermato in proposito Antonio Iatalese – e queste situazioni vanno evitate attraverso norme precise». Iatalese, insieme alla consulta giovanile, è l'ideatore del provvedimento e spiega che lo scopo è quello di perseguire due obiettivi: «Aiutare chi vuole praticare quest'arte, ma farlo salvaguardando il decoro urbano e i muri dei privati». Buone intenzioni, per l'indipendente Federico, che però vengono vanificate dalle complicazioni burocratiche.

«Francamente non ce lo vedo Banksy in fila all'ufficio protocollo, con il bozzetto in mano, che compila il modulo di autorizzazione, attende la risposta degli uffici, ritira il tesserino e si fa dire su quale muro lavorare». Il regolamento individua tre spazi: i muri liberi, i muri mostra e i muri progetto. I primi non si affacciano sulla pubblica strada e sono liberamente utilizzabili da chiunque sia iscritto all'albo, ma dopo quindici giorni l'opera dev'essere cancellata dall'autore per lasciare spazio ad altri. I secondi potranno ospitare opere per quattro mesi, mentre i muri progetto lo faranno a tempo indefinito, previa presentazione in Comune del bozzetto e autorizzazione. Altro elemento che ha fatto discutere il Consiglio è quello legato alle limitazioni: «il Comune rispetta e garantisce la libertà di espressione artistica, purché non vengano realizzate opere offensive, discriminatorie, contrarie al decoro o alla pubblica decenza. Inoltre, è vietato veicolare messaggi pubblicitari e politici espliciti, salvo il diritto di satira come da Costituzione». Per alcuni consiglieri si tratta di un bavaglio inapplicabile.(dav.pi.)

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