La Nuova Sardegna

Oristano

Porticciolo, c’è un altro reclamo

di Enrico Carta
Porticciolo, c’è un altro reclamo

Anche la Tharros Yachting si oppone alla decisione del giudice del registro sulle Marine Oristanesi

28 novembre 2020
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ORISTANO. Le acque del porticciolo di Torregrande sono sempre più agitate. Lo scontro però si consumerà lontano da quello che è diventato l’oggetto del contendere, perché da ora in avanti, al di là delle schermaglie legate a dichiarazioni pubbliche, è il tribunale il nuovo fronte di battaglia. Giudiziaria, ovviamente. Dopo il Comune infatti anche la società Tharros Yachting ha presentato reclamo contro la decisione della giudice del registro delle imprese che, qualche settimana fa, aveva decretato la fine della contesa per gli aspetti che la riguardavano e cioè quelli sulla regolarità o meno dell’atto di cessione dell’86 per cento delle quote delle Marine Oristanesi tra la stessa società di gestione del porticciolo di Torregrande e il socio di minoranza, il Circolo Nautico, per 21mila euro.

Come un pallone da rugby, però quelle quote sono contese perché il Comune le aveva a sua volta cedute alla società Tharros Yachting che aveva pagato 207mila euro all’amministrazione per avere la gestione del porticciolo di Torregrande. Il Comune si era subito affrettato a dire che la decisione della giudice del registro per le imprese non poteva essere equiparata a una sconfitta, fatto sta che l’amministrazione era stata la prima a presentare il reclamo alla sezione civile del tribunale, attraverso gli avvocati Gianna Caccavale e Carlo Ibba.

Passato qualche giorno ecco che anche la Tharros Yachting batte un colpo in tribunale col reclamo presentato dall’avvocato Christian Stara, legale della società. Si contesta la decisione di inizio novembre e gli argomenti sono diversi, ma tre su tutti sono quelli su cui fa perno il reclamo. L’atto di cessione delle quote della Marine Oristanesi viene ritenuto nullo perché ci si troverebbe di fronte a un esproprio di un bene pubblico che non può passare in mani private con una procedura simile a quella adottata in questo caso e cioè con una votazione del consiglio di amministrazione delle Marine Oristanesi da cui il Comune era stato escluso precedentemente pur detenendo parte delle quote. Anche il fatto che un solo socio abbia preso la decisione rientra tra i motivi del reclamo della Tharros Yachting e questo si riallaccia al rilievo precedente: il Comune infatti, sebbene escluso dal consiglio di amministrazione, aveva ancora quote della società di gestione del porticciolo di Torregrande.

C’è dell’altro e riguarda sia aspetti strettamente procedurali e burocratici che il valore delle quote. Il legale della Tharros Yachting sostiene che l’acquisizione sia avvenuta quando i termini per la cessione delle quote fossero ancora aperti e quindi anche il Comune era in gioco. A proposito di quote, la valutazione di 21mila euro, cifra con cui il Circolo Nautico si è aggiudicato le Marine Oristanesi nel 2019, viene considerata come una porzione sul valore totale del pacchetto societario. Insomma, gli argomenti non mancano e adesso ciascuna delle parti se le giocherà in tribunale. Se Comune e Tharros Yachting hanno fatto la loro mossa, si attende quella del Circolo Nautico che non fa passi indietro e insiste sulla sua linea di titolare della gestione del porticciolo di Torregrande.

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