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Oristano, il Comitato per il diritto alla salute: "Sindaci della provincia, mobilitatevi"

Il pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Oristano
Il pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Oristano

Inviata una lettera ai primi cittadini: "Occorre superare i problemi che Ats e Assl non riescono a risolvere"

30 novembre 2020
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Maria Carmela Marras e Gisella Masala, responsabili del comitato per il diritto alla saluta nella provincia di Oristano, hanno firmato e inviato una lettera al sindaco di Oristano e agli altri primi cittadini della provincia chiedendo una mobilitazione per risolvere i problemi della sanità del territorio.

"Dopo quaranta giorni di chiusura pressoché ininterrotta del pronto soccorso dell'ospedale San Martino _ si legge nella lettera _, il Comitato per il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Oristano lancia un appello alla politica sin qui alquanto silenziosa, nonostante il susseguirsi di problemi e di mancanze che né l'Ats regionale né l'assl riescono a risoovere".

"I cittadini di Oristano stanno vivendo una situazione di pericolo estremo, per questo ci rivolgiamo al Sindaco di Oristano ed a tutti gli altri sindaci della provincia. Ci rivolgiamo loro perché in questo momento sono interlocutori privilegiati per il ruolo che ricoprono, sia a capo delle rispettive amministrazioni, che negli organismi provinciali della sanità. Il Sindaco di Oristano è presidente del Comitato del distretto socio sanitario di Oristano. Il Sindaco di Paulilatino, oltre ad essere il presidente della Commissione sanità in seno al Consiglio Regionale è a sua volta presidente del distretto socio sanitario di Ghilarza e Bosa, sul quale insistono le rispettive strutture ospedaliere. Ci rivolgiamo loro ricordandogli che la salute, come bene comune, identifica una specifica area di loro competenza ed hanno l'obbligo di considerarla una priorità per tutta la comunità".

"Il sindaco quale ufficiale di governo può adottare i provvedimenti urgenti al fine di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e quindi l'integrità fisica della popolazione. Questo sembra il momento in cui è indilazionabile il loro intervento, sentire la loro voce".

"Il pronto soccorso del San Martino si è infatti trasformato in un reparto covid senza che lo sia di fatto, obbligando circa 160mila residenti a cercare cure fuori provincia ogniqualvolta si presenti un'urgenza. Le ambulanze continuano a dover fare lunghissime code prima di avere accesso alle strutture mediche e così per i responsabili del comitato è passato il tempo delle attese".

"Oggi chiediamo in particolare al Sindaco di Oristano di esporre pubblicamente la propria posizione ufficiale, anche quale presidente del Comitato di distretto socio sanitario di Oristano, ricordandogli che questo ruolo gli impone di verificare l’andamento delle attività socio-sanitarie distrettuali ed esprimere osservazioni e proposte sull’organizzazione e la gestione dei servizi e delle strutture presenti nel territorio. Intendiamo conoscere quali le richieste avanzate alla direzione della Azienda Sanitaria della Provincia di Oristano, quali invece all'Assessorato Regionale alla Sanità, laddove appare sia in atto uno scippo di personale e mezzi in favore di altri ospedali ed ai danni del San Martino".

"Chiediamo _ conclude la nota _ al Sindaco se non sia il caso di richiedere la nomina di un commissario per l’emergenza ospedaliera considerata l'obiettiva situazione critica le cui conseguenze nefaste, in alcuni casi già manifestatesi, minacciano la sicurezza e l'incolumità fisica della popolazione. Ci rivolgeremo, infine al Ministero, perché abbiamo il diritto di sapere quello che sta succedendo".

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