Le scuderie della Sartiglia non saranno più abusive
di Enrico Carta
Approvato l’articolo della legge regionale urbanistica che ne regola l’edificazione Quelle già considerate illegittime e oggetto di procedimento penale sono escluse
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ORISTANO. Nell’anno in cui la giostra non si farà, il mondo della Sartiglia porta a casa un risultato storico. Proprio in un momento in cui tacciono trombe e tamburi, è dal consiglio regionale che arrivano buone notizie. Ieri sera l’aula ha votato con parere favorevole di tutti i consiglieri oristanesi di maggioranza e opposizione – il Pd si è astenuto perché non ha rappresentanti del territorio, fatto che comunque non poteva mutare le sorti del voto – la modifica alla legge regionale urbanistica che consentirà di costruire le scuderie in una serie di terreni in cui oggi magari già si trovano, ma dove sono considerate abusive.
In un momento in cui ancora si sta provvedendo all’abbattimento di quelle costruzioni dichiarate illegittime e oggetto di procedimento penale, l’articolo 26 ter sulla “Pianificazione del sistema delle scuderie della Sartiglia di Oristano”, proposto dal consigliere Francesco Mura (FdI), ha ottenuto il voto favorevole dell’aula. Per prima cosa la Regione riconosce l’altissima valenza storica e culturale della giostra equestre e di tutto ciò che ruota attorno a essa. Questo è un po’ il preambolo, poi arriva la materia che più interessa la città e il mondo della Sartiglia.
L’articolo, uno dei tanti della legge che sarà approvata nei prossimi giorni nella sua versione definitiva, si pone come obiettivo quello di «riorganizzare e valorizzare dal punto paesaggistico la scuderie, supporto indispensabile per la valorizzazione dell’antica giostra». Riguarda le zone classificate nel Piano urbanistico comunale con le sigle E1, E2, E3, E4 che si trovano nel territorio non urbanizzato attorno alla città. In questi terreni, di dimensioni superiori a mille metri quadrati e inferiori a un ettaro, sarà consentita «l’edificazione di una struttura zootecnica come box per cavalli, fienile, deposito, vano appoggio».
Non nasceranno edifici di grandi dimensioni, ma ci si dovrà rifare alle cubature consentite dal decreto regionale dell’agosto 1994 «ovvero 0,2 metri cubi per metro quadro e con un massimo di 500 metri cubi, da realizzarsi secondo la tipologia, le dimensioni e i materiali stabiliti dall’amministrazione comunale con apposita integrazione delle norme tecniche di attuazione del vigente Puc».
Non significa che ciò che è stato dichiarato abusivo o potrebbe esserlo a processi conclusi sia regolare. Ciò che risulta illegittimo resterà tale, ma da ora in avanti la norma è chiara e stabilisce i confini entro i quali si potrà edificare nelle campagne oristanesi facendo riferimento alla Sartiglia. Ovviamente soddisfatto il consigliere Francesco Mura: «Significa aver visto riconosciuto un ruolo di primissimo piano per la Sartiglia e in più abbiamo risolto in pochissimo tempo una questione spinosa che si trascinava da parecchi anni. Ora attendiamo l’approvazione definitiva della legge, che avverrà entro pochi giorni, perché sia in vigore anche l’articolo che riguarda Oristano e la Sartiglia».
In un momento in cui ancora si sta provvedendo all’abbattimento di quelle costruzioni dichiarate illegittime e oggetto di procedimento penale, l’articolo 26 ter sulla “Pianificazione del sistema delle scuderie della Sartiglia di Oristano”, proposto dal consigliere Francesco Mura (FdI), ha ottenuto il voto favorevole dell’aula. Per prima cosa la Regione riconosce l’altissima valenza storica e culturale della giostra equestre e di tutto ciò che ruota attorno a essa. Questo è un po’ il preambolo, poi arriva la materia che più interessa la città e il mondo della Sartiglia.
L’articolo, uno dei tanti della legge che sarà approvata nei prossimi giorni nella sua versione definitiva, si pone come obiettivo quello di «riorganizzare e valorizzare dal punto paesaggistico la scuderie, supporto indispensabile per la valorizzazione dell’antica giostra». Riguarda le zone classificate nel Piano urbanistico comunale con le sigle E1, E2, E3, E4 che si trovano nel territorio non urbanizzato attorno alla città. In questi terreni, di dimensioni superiori a mille metri quadrati e inferiori a un ettaro, sarà consentita «l’edificazione di una struttura zootecnica come box per cavalli, fienile, deposito, vano appoggio».
Non nasceranno edifici di grandi dimensioni, ma ci si dovrà rifare alle cubature consentite dal decreto regionale dell’agosto 1994 «ovvero 0,2 metri cubi per metro quadro e con un massimo di 500 metri cubi, da realizzarsi secondo la tipologia, le dimensioni e i materiali stabiliti dall’amministrazione comunale con apposita integrazione delle norme tecniche di attuazione del vigente Puc».
Non significa che ciò che è stato dichiarato abusivo o potrebbe esserlo a processi conclusi sia regolare. Ciò che risulta illegittimo resterà tale, ma da ora in avanti la norma è chiara e stabilisce i confini entro i quali si potrà edificare nelle campagne oristanesi facendo riferimento alla Sartiglia. Ovviamente soddisfatto il consigliere Francesco Mura: «Significa aver visto riconosciuto un ruolo di primissimo piano per la Sartiglia e in più abbiamo risolto in pochissimo tempo una questione spinosa che si trascinava da parecchi anni. Ora attendiamo l’approvazione definitiva della legge, che avverrà entro pochi giorni, perché sia in vigore anche l’articolo che riguarda Oristano e la Sartiglia».