La Nuova Sardegna

Oristano

Sartiglia, ultima chiamata ora ci prova il Comune

di Davide Pinna
Sartiglia, ultima chiamata ora ci prova il Comune

Interviene il sindaco: «Tentiamo di salvare una parte della tradizione» Domani riunione della Fondazione, martedì c’è la commissione consiliare

14 gennaio 2021
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ORISTANO. Come sindaco, si era già ritrovato ad affrontare alcuni dei momenti più difficili nella storia secolare della Sartiglia: dallo sciopero delle pariglie del 2018 alla stesura del nuovo regolamento, passando per le ordinanze di demolizione delle scuderie abusive e la rivoluzione della sicurezza. Ora la pandemia, che l’anno scorso aveva graziato per poche settimane la giostra equestre e tenuto con il fiato sospeso molti nei quindici giorni successivi, porta in scena una situazione di cui è difficile trovare precedenti, non foss’altro che ci mancano i documenti risalenti all’epoca delle grandi pestilenze, e Andrea Lutzu scopre le carte dell’amministrazione comunale, quando manca esattamente un mese alla corsa della domenica: «È chiaro che la giostra non si può fare – spiega il primo cittadino da Cagliari – e certamente non perché non vogliamo farla, ma perché stiamo vivendo una situazione drammatica. Però ci sono delle ipotesi da valutare».

Insomma, si farà tutto il possibile per evitare che, il 14 e il 16 febbraio prossimi, la città tiri avanti come se fossero giorni normali. «Domani si terrà un’importante riunione dell’Istituzione Sartiglia – prosegue il sindaco – a cui saranno presenti tutti coloro che partecipano all’oganizzazione della giostra». Sarà quella la sede in cui tutte le ipotesi che si sono inseguite in questi giorni sulle possibili soluzioni di salvaguardia della tradizione verranno presentate ufficialmente. «Vogliamo valutare le proposte dei gremi – afferma Lutzu spiegando la posizione politica del Comune –. Sono i depositari della tradizione, noi cercheremo di fare il possibile». Tradotto, significa che il sindaco vuole provare a mantenere in piedi almeno gli aspetti più importanti della tradizione: «L’ipotesi della benedizione, fatta dal solo Componidori o dall’intera pariglia del capocorsa senza pubblico, è qualcosa su cui si può ragionare». È però al momento impossibile fornire certezze: «La riunione è importante, perché i gremi e gli altri soggetti organizzatori faranno delle proposte ufficiali. A quel punto, sarà possibile decidere».

D’altra parte, la scelta non ricade solo sul primo cittadino: «Sarà condivisa, ma penso che le idee di un sindaco siano molto importanti in questa materia». Partita ancora aperta, dunque, ma ormai il tempo di gioco sta per finire e, se dalla riunione di domani dovesse venir fuori una posizione unanime e condivisa, le interlocuzioni con la prefettura e le forze dell’ordine potrebbero fornire delle certezze già la prossima settimana.

Le prime somme potranno essere tirate il 19 gennaio quando, su proposta della presidentessa Veronica Cabras, sarà convocata la commissione Cultura del consiglio comunale. In quell’occasione è prevista l’audizione del vicesindaco Massimiliano Sanna e del direttore della Fondazione Oristano Francesco Obino. «Credo sia giusto – afferma la consigliera dei Riformatori – che si conoscano quali sono i margini per organizzare un’edizione della Sartiglia che potremmo definire epocale». Raramente il consiglio comunale è intervenuto in un processo fatto di automatismi secolari, come l’organizzazione della giostra: «Quest’anno però – replica Cabras – non sarà automatico. Vogliamo capire con precisione quali sono i problemi e le possibili soluzioni, per trovare una soluzione in grado di garantire un minimo di tradizione». Ciò che è certo, per ora, è che la corsa alla stella non ci sarà, ma in piazza Eleonora si lavora perché il componidori possa comunque benedire la città, come accade da ininterrottamente da secoli.

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