La Nuova Sardegna

ORISTANO. Hanno dato l’allarme ieri mattina poco dopo le 9. La loro imbarcazione, una unità a vela di 12 metri, aveva sia il timone che il motore ausiliario in avaria e imbarcava acqua. In quel momento il mare registrava una forza 4 con una maestrale che produceva onde alte tre, quattro metri. A bordo del dodici metri quattro giovani danesi, che hanno inviato la richiesta di aiuto direttamente al centro di soccorso danese, attraverso il sistema di telecomunicazioni satellitare Inmarsat (a bordo di quasi tutte le barche che affrontano il largo). I danesi hanno subito girato la richiesta alla Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Roma.

L'imbarcazione si trovava a circa 30 miglia (55 chilometri) ad ovest del Golfo di Oristano, con condizioni meteo marine in zona estreme. Sul posto è stata subito invitata la motovedetta SAR CP 893 della Capitaneria di Porto, in grado di operare per attività di soccorso anche in condizioni di mare particolarmente avverse. Contestualmente è stata dirottata in zona la motonave Amatrice, battente bandiera italiana, che era partita alle 8 dal porto di Oristano ed era in navigazione fuori dal golfo. Poco prima delle 11 la Motonave Amatrice ha avvistato visivamente la barca a vela in difficoltà e determinato l'esatto punto nave, passando l'informazione, su disposizione della Sala Operativa di Oristano, e alla Motovedetta CP893 che poco dopo ha intercettato la barca affiancandola ed a issare a bordo le quattro persone prima che la barca affondasse completamente. Poco prima dell’una di pomeriggio la motovedetta CP 893 è giunta in porto e sbarcato i quattro danesi, che erano in buono stato di salute e non hanno richiesto alcun intervento sanitario.

Per i quattro danesi una brutta avventura conclusasi con la perdita della loro barca. Per la Guardia Costiera l’ennesimo intervento che ha messo in evidenza la prontezza operativa degli uomini della Capitaneria.