La Nuova Sardegna

Oristano

Ghigliottina sul laboratorio analisi del Delogu

di Maria Antonietta Cossu
Ghigliottina sul laboratorio analisi del Delogu

Tre tecnici dell’ospedale di Ghilarza sono stati trasferiti al San Martino di Oristano

04 febbraio 2021
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GHILARZA. Si sta per abbattere l’ennesima tegola sull’ospedale Delogu e sul laboratorio analisi, che dopo sei mesi di paralisi quasi totale cesserà completamente l’attività. I tre tecnici che eseguono gli esami di routine a supporto del reparto covid da lunedì prenderanno servizio all’ospedale San Martino a Oristano. Il trasferimento allontana, si teme definitivamente, l’ipotesi di riavere al Delogu un servizio pienamente operativo in vista dalla riapertura del punto di primo intervento.

I primi a denunciare lo scippo sono i sindacati indipendenti riuniti nella Fsi-Usae. «Con una nota a firma del responsabile di servizio si è decretata la morte del laboratorio analisi di Ghilarza – lamenta Beatrice Mura, la segretaria territoriale e regionale della federazione –. È noto, ormai, che si cerchi qualsiasi pretesto per continuare a depauperare quel poco che resta in una realtà in cui i servizi sanitari sono già carenti. Non è giusto che un territorio come il Guilcier, con una popolazione sempre più anziana e un’alta incidenza di patologie croniche monitorate attraverso frequenti esami del sangue, venga definitivamente svuotato di un servizio essenziale e vitale come il laboratorio analisi».

Da agosto l’attività per l’utenza esterna della struttura è completamente demandata al laboratorio di Oristano, al quale i campioni biologici vengono consegnati tramite un servizio taxi. Il presidio del Delogu ha continuato a funzionare a supporto di Medicina interna prima e del reparto infettivi poi, assicurando gli esami di routine. Da lunedì cesserà anche questo servizio. Meno di due settimane fa il Comitato Delogu Bene Comune aveva protestato per sollecitare la riattivazione del laboratorio analisi assegnando a Ghilarza uno dei biologi appena assunti dall’Assl di Oristano. L’ordine di servizio emesso ieri ha invece imposto uno stop che ha il sapore di una condizione definitiva. Inaccettabile e senza senso per la federazione Fsi-Usae, che invoca l’interessamento immediato dell’assessore e del presidente della commissione regionale Sanità, Mario Nieddu e Domenico Gallus.

«Mi chiedo come si possa pensare di avere un servizio così importante in questo periodo di pandemia come il reparto Covid e, allo stesso tempo, privare il Delogu del laboratorio. Dov’è il risparmio se anche per un emocromo l’autista deve recarsi a Oristano?», si domanda la sindacalista, che denuncia anche la precaria situazione dei laboratori dei tre ospedali della provincia «Dovuta alla grave carenza di personale tecnico e dirigenziale, per la quale è necessario e urgente un intervento atto a salvaguardare e tutelare il diritto alla salute dei pazienti e degli stessi dipendenti».

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