La Nuova Sardegna

Oristano

«Fuori i soldi» e scappa con 20mila euro

di Enrico Carta
«Fuori i soldi» e scappa con 20mila euro

Donigala, colpo al Credito cooperativo. Mascherina anticontagio e mani in tasca: non si sa se il rapinatore fosse armato

17 febbraio 2021
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ORISTANO. Mani in tasca come a mimare il possesso di un’arma e poi un chiaro: «Fermi tutti, datemi i soldi». Ha una pistola o finge soltanto, puntando le dita nascoste verso le altre persone? Meglio non verificare se fosse un pessimo scherzo di carnevale e così i dipendenti della filiale di Donigala Fenughedu della banca di Credito Cooperativo di Arborea svuotano i cassetti. Ci voglio pochi minuti, poi il rapinatore solitario va via. C’è un complice che lo aspetta? Non si sa ancora, mentre scatta l’allarme e la polizia arriva in via Oristano, strada principale di Donigala, quando di lui non c’è più traccia. Si cerca nella zona, le pattuglie presidiano ogni angolo, chiedono in giro se ci siano stati movimenti sospetti. A un gruppetto di ragazzini domandano se abbiano visto un fuoristrada bianco dirigersi verso la zona del parco di Santa Petronilla, ma la verità è che il bandito e magari il suo complice hanno avuto tutto il tempo di prendere la direzione prescelta e sparire almeno per una sera.

Con sé il rapinatore ha portato i circa 20mila euro che gli impiegati della banca hanno tolto dai cassetti per evitare problemi a loro e ai clienti che, attorno alle 4 di ieri pomeriggio, orario della rapina, ancora si trovavano dentro la filiale per svolgere alcune pratiche. Hanno visto entrare un uomo, dall’accento sardo ma non riconducibile a una zona particolare, con un cappello e la mascherina che gli coprivano gran parte del viso. Del resto anche tutti gli altri la dovevano indossare per cui il suo arrivo non ha generato sospetti. Invece, un attimo dopo l’ingresso, ha mimato il gesto della pistola tenendo la mano nella tasca del giubbotto. Se davvero ci fosse o meno l’arma non si sa ancora, fatto sta è stato molto convincente e che non era il caso di prendere dei rischi, per cui il bottino gli è stato consegnato subito.

Tutto il resto è da ricostruire. A lungo gli agenti della polizia scientifica hanno frugato dentro i locali della banca per vedere di raccogliere elementi utili alle indagini affidate alla Squadra mobile coordinata dal dirigente Samuele Cabizzosu. Il resto lo fanno le testimonianze, anche se ben poco in più pare possano aggiungere alla ricostruzione, e soprattutto le tante telecamere di videosorveglianza della zona. Non ci sono solo quelle della banca, ma anche altre di studi professionali, di abitazioni private, della videosorveglianza pubblica e di esercizi commerciali. Forse da quelle immagini si capirà per lo meno che strada abbia preso il rapinatore, se davvero avesse un complice e se dalla macchina usata si possano cogliere altri elementi utili.

In mezzo a tanti dubbi, una certezza. Il giorno e il luogo scelti per fare il colpo non sono casuali. Le forze dell’ordine erano per la gran parte impegnate in città dove pattugliavano le strade per controllare il rispetto delle norme anticontagio. Era pur sempre un martedì di carnevale e ci si aspettava, com’è stato per tutta la giornata, che il centro storico fosse un po’ più frequentato del solito. Così altre zone del territorio comunale erano certamente meno presidiati. E allora per il rapinatore è stata un’occasione da prendere al volo.

Non è la prima volta che ne fa le spese la Banca di Credito Cooperativo di Arborea. A Santa Giusta, anche in quel caso nella via principale, due banditi erano entrati in azione il 29 gennaio 2019 e anche in quel caso di loro nessuna traccia e bottino pressoché identico. L’ultimo assalto armato a una banca è del marzo del 2019, ma allora i banditi scelsero la filiale del Banco di Sardegna di Cuglieri e andarono via con un sacco assai più gonfio di banconote, visto che l’incasso del giorno arrivava a 50mila euro.

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