La Nuova Sardegna

Oristano

Positivi a scuola, rivolta a Riola Sardo

Positivi a scuola, rivolta a Riola Sardo

Un gruppo di genitori: «Quattro casi ma nessuno ha informato noi e i docenti»

17 febbraio 2021
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RIOLA SARDO. «Nella nostra scuola ci sono stati quattro casi di positività al coronavirus, eppure, per nessuno, alunni, insegnanti e genitori che avevano avuto contatti con loro, sono stati informati o messi in quarantena».

Si può riassumere così la lettera inviata alla direzione dell’Ats dai genitori degli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria di Riola Sardo. La lettera, inviata per conoscenza anche alla direzione della Scuola e al Comune, lamenta una cattiva gestione della situazione.

«Manifestiamo profondo disappunto per la vostra gestione dell’emergenza epidemiologica sars covid-19 presso la scuola di Riola Sardo, nei mesi di gennaio e febbraio», scrivono infatti i genitori che, preoccupati chiedono chiarimenti sull’accaduto: «vorremmo sapere come mai non sia mai giunta da parte vostra la segnalazione delle ormai note quattro positività, come sia possibile che gli alunni e gli insegnanti che hanno avuto contatti nei plessi scolastici con questi positivi non siano stati contattati né messi in quarantena, ma le famiglie abbiano solo ricevuto una telefonata dalla scuola che consigliava fortemente di restare a casa».

Come sempre avviene in assenza di indicazioni da parte degli organismi preposti, c’è stato il classico “fai da te”: «I genitori degli alunni coinvolti hanno dovuto assentarsi da lavoro, chiedendo ferie e congedi, chiudendo le attività per poter stare a casa coi figli, e tutto ciò ha creato gravi problematiche nelle famiglie, che hanno dovuto improvvisare rocambolesche soluzioni per la vostra inefficienza» è la denuncia contenuta nella lettera.

Ben lontana dal voler essere la classica “caccia al contagiato”, l’iniziativa dei genitori ha tutto l’aspetto della reazione di chi, si è sentito in qualche modo abbandonato in una situazione di pericolo per la salute.

«Con grande rammarico evidenziamo il rischio a cui sono stati sottoposti gli alunni, le famiglie e gli insegnanti che in queste settimane hanno continuato a frequentare regolarmente le lezioni – prosegue la lettera – nostro malgrado abbiamo subito questa mala gestione: vogliamo ricordarvi che dietro ogni alunno ci sono genitori che lavorano, che hanno attività, ci sono nonni che fanno i baby sitter, e che si sono trovati inermi nel subire la vostra superficialità».



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