La Nuova Sardegna

Oristano

In arrivo operai e cantieri, lavori in via Lepanto

di Davide Pinna
In arrivo operai e cantieri, lavori in via Lepanto

Il 1° marzo comincia la costruzione dei 45 appartamenti per l’housing sociale Sul progetto lungamente contestato dai residenti pende ancora il ricorso al Tar

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ORISTANO. Tra sopralluoghi, annunci e incertezze la vicenda dell’housing sociale di via Lepanto sembrava ricordare un po’ la famosa storiella del pastore che gridava «Al lupo, al lupo!», senza che poi il lupo arrivasse mai. Stavolta però i lavori partono davvero dal 1° marzo, quando scatteranno i divieti di sosta e la riorganizzazione del traffico nella zona, funzionali alla messa in opera del tanto contestato cantiere. E che si faccia sul serio, lo si capisce dalla durata dell’ordinanza adottata ieri dalla polizia locale che resterà in vigore sino al 31 dicembre.

Dopo il sopralluogo per la ricerca di ordigni bellici e le verifiche statiche sugli edifici circostanti, la ditta incaricata dal fondo immobiliare Torre Sgr aveva proceduto allo sbancamento del terreno. Nelle prossime settimane ci sarà l’inizio vero e proprio dei lavori, che comporterà vari disagi per i residenti della zona i quali già, in buona parte, non vedono di buon occhio il progetto che prevede la realizzazione di quarantacinque appartamenti da mettere sul mercato a canone calmierato.

Trovare parcheggio nei paraggi, dove ci sono anche due importanti servizi pubblici come il Centro permanente per l’educazione degli adulti e il Centro per l’impiego, diventerà un’impresa di difficile realizzazione, dato che spariranno praticamente tutte le aree di sosta lì intorno.

Per il comitato civico che si oppone al progetto potrebbe essere una sorta di prova generale di cosa accadrà alla fine dei lavori, visto che la principale contestazione mossa ai palazzi è proprio quella di aggravare l’impatto antropico su una zona già piuttosto congestionata e con una viabilità del tutto inadeguata anche solo per il numero di residenti attuali. Ma l’esito del cantiere non è per nulla scontato. Sull’intervento edilizio pende infatti un procedimento del Tar di Cagliari, sollecitato dai residenti con un ricorso presentato contro la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Oristano. Le altezze previste nel progetto, sostengono i ricorrenti, sono superiori al limite massimo previsto dal Piano urbanistico comunale. Se i giudici amministrativi dovessero dar loro ragione, e un precedente in tal senso potrebbe essere una recente sentenza legata ad una palazzina in costruzione in via De Gasperi, il progetto potrebbe dover andare incontro a una sforbiciata, passando da 19 a 15 metri di altezza, con conseguente diminuzione degli appartamenti.

L’investimento di Torre Sgr, che dopo l’uscita di Unicredit la scorsa estate è rimasta interamente in mano al fondo americano Fortress, però non si ferma in attesa della sentenza, anche perché, in caso di pronuncia negativa da parte del Tar, è pur sempre possibile mantenere le altezze progettuali passando per un voto del consiglio comunale. Dove la maggioranza di centro destra e il sindaco Lutzu, acerrimi avversari del progetto ai tempi della sua adozione da parte della giunta Tendas, sembrano ormai aver messo da parte qualsiasi contrarietà.

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