La Nuova Sardegna

Oristano

«Vogliamo chiarezza sui Giganti»

«Vogliamo chiarezza sui Giganti»

Le opposizioni in consiglio a Cabras chiedono conto dei ritardi sull’intesa

14 aprile 2021
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CABRAS. L'opposizione in Consiglio comunale ha presentato un'interrogazione congiunta al sindaco Andrea Abis e all'assessore alla Cultura Carlo Trincas in merito alla vertenza 'Mont'e Prama', chiedendo di essere maggiormente informata sull'andamento della trattativa a tre con il ministero alla Cultura e la Regione. Dopo che nelle scorse settimane il presidente Solinas aveva annunciato il raggiungimento di un'intesa, infatti, il sindaco aveva raffreddato gli entusiasmi, dichiarando: «Siamo ancora in balia delle onde, per ora silenzio e attesa». Lasciando intendere, di fatto, che non tutto sia ancora definito. Per queste parole i consiglieri Gian Piero Meli, Sara Meli, Federica Pinna e Antonello Fara di Sviluppo Collettivo, Antonello Manca di Cabras Domani, Maria Carla Sanna di Insieme per Cabras e Alessandra Lochi di Cabras Popolare Progressista esprimono la loro preoccupazione. «Appare singolare – sostengono – che all'annuncio del Presidente della Regione, di un accordo raggiunto tra le parti e, addirittura, di una sottoscrizione imminente del medesimo, siano seguite le dichiarazioni del sindaco di Cabras, di ben altro tenore, che lasciano, per contro, presagire che l'accordo sia ancora lontano da venire. Infatti, siamo convinti che, la trattativa in corso non possa essere ridotta a un fatto privato che coinvolge, esclusivamente, la persona del sindaco, con esclusione del Consiglio Comunale che, a oggi, ha potuto fruire, unicamente, delle sole notizie filtrate attraverso le dichiarazioni rese agli organi di stampa»

«Chiediamo che sia fatta chiarezza, da parte del sindaco e dell'assessore competente, sia in ordine alla sorte dei reperti oggetto di attenzione da parte della Soprintendenza, in quanto destinati al restauro presso il centro di Calamosca a Cagliari, sia in ordine alla costituzione della Fondazione, in ottemperanza a quanto previsto dal protocollo sottoscritto nel 2017». (p.camedda)

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