La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras, strage di nidi e pulcini sulle sponde del Rio Tanui

di Paolo Camedda
Cabras, strage di nidi e pulcini sulle sponde del Rio Tanui

Associazioni contro il Consorzio di Bonifica: «Sfalcio devastante e fuori stagione»

10 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. La denuncia, forte, arriva dall’Associazione civica per la tutela e la promozione del territorio. «Lungo il Rio Tanui – spiega il presidente Dario Cossu –, il Consorzio di Bonifica che ne ha la gestione, ha effettuato nei giorni scorsi i lavori di pulitura. L’erba era infatti altissima. Senonché la macchina utilizzata per effettuare l’intervento ha spazzato via anche la cannuccia della sponda e i nidi degli uccelli che popolano il canale come i germani reali e le gallinelle d’acqua. È stato fatto uno scempio».

L’intervento, secondo Dario Cossu, andava eseguito diversamente: «C’è una fascia di quattro metri che deve essere lasciata libera per eventuali operazioni e il Consorzio avrebbe dovuto tagliare l’erba orizzontalmente, e non usare la trincia verticale, che ha finito per danneggiare le canne e portar via tutto, nidi compresi. In più la pulitura del canale andava eseguita in un altro periodo. Facendo il percorso, ho visto che era tutto cambiato. In acqua c’erano pulcini morti».

Preso atto della situazione, «abbiamo provveduto a segnalare quanto accaduto alla Forestale e alla Lipu», ha sottolineato. Tanto che proprio la sezione di Oristano della Lega Italiana Protezione Uccelli, chiede al Consorzio la sospensione dei lavori. «I lavori di sfalcio hanno interessato anche la vegetazione riparia costituita da fragmiteto – spiega il portavoce Gabriele Pinna –. Si sono svolti in pieno periodo riproduttivo e hanno provocato il disturbo di alcune specie nidificanti come la gallinella d’acqua o il germano reale. Il Rio Tanui è frequentato anche da altre specie che la utilizzano come zona di alimentazione. Ci dispiace rilevare come molti enti pubblici non eseguano i lavori, di sicuro necessari, in periodi più idonei». C’è quindi la precisa richiesta avanzata al Consorzio «Alla luce di quanto stabilito dalla legge regionale 23 del 1998 , che vieta qualunque forma di disturbo durante il periodo di nidificazione alla fauna selvatica, si chiede la immediata cessazione dei lavori». Per quanto riguarda invece il futuro, l’Associazione civica per la tutela e la promozione del territorio chiede l’area in concessione col Comune e «propone un percorso naturalistico fino a Scaiu, con riqualificazione delle sponde, piantumazione e realizzazione di una pista ciclabile».

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative