La Nuova Sardegna

Oristano

Il messaggio, poi la frode da 2500 euro

Il messaggio, poi la frode da 2500 euro

Ennesima truffa online: l’autore è stato individuato e i soldi recuperati

14 maggio 2021
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ORISTANO. Sembrava una richiesta onesta. Il messaggio ricevuto sul telefonino somigliava davvero tanto a uno di quelli che propongono assistenza a distanza per il proprio conto corrente. Era invece il modo per truffare il titolare del conto. Il raggiro è riuscito, ma i suoi effetti sono stati annientati poco dopo dall’intervento degli agenti della Squadra Mobile della Questura che hanno poi denunciato alla Procura della Repubblica un ventenne residente con passaporto pakistano. Gli vengono contestati i reato di accesso abusivo al sistema informatico e du frode informatica.

Il metodo usato non era poi troppo complicato e il segreto della riuscita della frode era tutto nel carpire la fiducia della persona individuata come vittima. Una volta ottenuti con uno stratagemma i dati del conto corrente Banco Posta li aveva utilizzati per fare un bonifico di 2.500 euro a proprio favore. La vittima aveva in un primo momento ricevuto un messaggio nel quale le veniva comunicato che la sua carta bancomat dall’indomani non sarebbe più stata abilitata ad effettuare transazioni e, contestualmente, veniva informata del fatto che per poter proseguire a utilizzarla, avrebbe dovuto accedere a un indirizzo internet indicato nello stesso messaggio.

Una volta dentro la pagina precompilata che faceva pensare a qualcosa di regolare, la vittima ha compilato i campi liberi in cui venivano richiesti tutti i dati di accesso al conto corrente. A quel punto questi erano a disposizione del truffatore che non ha perso tempo e ha subito effettuato in suo favore il bonifico. Non appena la vittima si è accorta dell’inganno ha presentato denuncia e, grazie all’intervento dell’Ufficio antifrode delle Poste Italiane, è riuscita a recuperare la somma. Nel frattempo l’indagine dei poliziotti ha permesso di identificare il responsabile.

La polizia intanto lancia l’allarme per un altro tipo di truffa molto in voga ultimamente. È quella effettuata, sempre tramite internet, da persone che, avvalendosi di prestanome, contattano le loro vittime che in precedenza avevano pubblicato delle inserzioni su internet per la vendita di oggetti di seconda mano. A quel punto convincono gli inserzionisti a recarsi presso uno sportello bancomat per ricevere il corrispettivo dell’oggetto messo in vendita. Il truffattore li induce a digitare una serie di numeri sulla tastiera del bancomat che corrispondono a quelli della carta che viene ricaricata. (e.carta)

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