La Nuova Sardegna

Oristano

Salvamento in spiaggia, soldi persi per distrazione

di Paolo Camedda
Salvamento in spiaggia, soldi persi per distrazione

Il Comune di Cabras non controlla l’uscita del bando e non fa domanda in tempo Abis scrive all’assessore regionale all’ambiente Lampis e prova a riaverli

28 maggio 2021
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CABRAS. Cabras rischia di non avere un servizio di salvamento a mare lungo le proprie coste per la stagione estiva 2021. Il comune lagunare non risulta inserito all’interno della graduatoria dei comuni beneficiari del contributo regionale e il comune non ha soldi propri per il servizio. Ma come è potuto accadere? L’assessore alla difesa dell'ambiente con delega alla Protezione civile, Gianni Lampis, con nota del 21 maggio ha provveduto a suddividere fra i centri richiedenti i fondi disponibili per il sistema integrato di salvamento a mare. Fra i beneficiari in Provincia figurano Oristano e Arborea, persino paesi più piccoli, come San Vero Milis e Narbolia, ma non Cabras, nonostante un litorale lungo più di 30 chilometri. All'origine una grave dimenticanza: nessuno nell'amministrazione si è accorto della pubblicazione del bando, avvenuta lo scorso 9 aprile, con delibera della giunta regionale 13/9. In esso si stabiliva che potevano fare richiesta di ammissione al beneficio «tutte le amministrazioni comunali costiere della Sardegna, anche in forma associata».

Lo Stato, attraverso la Protezione civile nazionale, ha stanziato una somma complessiva di 1 milione di euro da destinare ai comuni costieri sardi, che avevano tempo fino al 30 aprile compreso per presentare le domande.

Queste ultime erano da redigere secondo lo schema allegato al bando e da inviare seguendo le regole amministrative.

Ma da Cabras non è arrivata nessuna richiesta. L'amministrazione, attraverso una nota ufficiale, spiega di aver appreso dell'assegnazione dei contributi a giochi ormai fatti. «Quest’anno al protocollo generale dell’Ente non è pervenuta la consueta nota informativa con invito alla partecipazione al bando – sostiene il sindaco Andrea Abis – come invece era solito accadere gli anni precedenti. Ciò ha determinato la mancata presentazione della richiesta di finanziamento entro i tempi predefiniti». Ma nessuno dei comuni beneficiari ha ricevuto inviti dalla Regione. Semplicemente hanno controllato l’attività della Regione e poi hanno inviato le domande. Ora, a pagare la disattenzione, a voler essere benevoli, dell’amministrazione cabrarese rischiano di essere i tanti bagnanti che affollano le spiagge del Sinis durante la stagione estiva.

Il sindaco Abis, che ha inviato all'assessore Lampis una richiesta urgente di ammissione al contributo, tenta di rimediare in extremis: «Tenuto conto della natura non meramente concorrenziale fra i Comuni richiedenti e della finalità del finanziamento, chiediamo all’assessore di valutare l’ammissione al finanziamento». Se la richiesta non fosse accolta, a Is Aruttas, Mari Ermi, San Giovanni di Sinis e Maimoni potrebbe non essere garantita la sicurezza dei bagnanti.

Il finanziamento forse arriverà, la figuraccia è già arrivata.

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