La Nuova Sardegna

Oristano

Il Porticciolo dei veleni, arriva la prima querela

Il Porticciolo dei veleni, arriva la prima querela

Costantino Porcu consegna alla Procura un voluminoso dossier sulla vendita Sotto la lente, i tempi dell’offerta e il valore assegnato alle quote comunali

12 giugno 2021
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ORISTANO. L’avevano evocato in tanti, da entrambi gli schieramenti della guerra per il controllo delle Marine Oristanesi, il coinvolgimento della Procura. e adesso arriva. La prima mossa l'ha compiuta, con la presentazione di una querela contro ignoti, Costantino Porcu, il commercialista che da febbraio 2017 ha ricoperto l'incarico di presidente della società che gestisce il porticciolo di Torregrande. Se lo sia ancora, è questione dibattuta fra i due contendenti: lo è certamente per il Circolo Nautico, non lo è più per la Tharros Yachting. Non lo è nemmeno sul registro delle imprese, dove come presidente figura Gianni Salis, nominato proprio dalla Tharros. Nel mirino di Porcu ci sono tutta una serie di elementi, che risalgono agli albori dell'intricata vicenda e che fino ad oggi non erano mai stati citati esplicitamente dal professionista. A cominciare dalla volontà espressa dal Comune nella primavera del 2019 di nominare un amministratore unico al posto del cda allora insediato, nominato dallo stesso Comune e dal Circolo Nautico, all'epoca socio di minoranza. Il nome scelto, lo confermarono esponenti di maggioranza alla stampa, era quello di Gianni Salis, che oggi ricopre l'incarico di presidente del cda nominato da Tharros Yachting. «Quella nomina non andò a buon fine, perché il 30 settembre 2018 il Comune era decaduto dai diritti di socio in applicazione della Legge Madia sulle partecipate della pubblica amministrazione» spiega Porcu. Nella ricostruzione che fa Porcu emerge un altro particolare: «Il Comune, nell'ultimo tentativo di vendita delle proprie quote dell'estate 2019, stabilì una base d'asta di 167 mila euro, molto simile alla somma di 163 mila euro incassata quello stesso anno dalla Tharros Yachting: un’entrata senza precedenti nel bilancio della società». Ci sono anche i fatti del giugno 2019, quando la Giunta comunale stabilì alle 10, con una delibera, di procedere alla trattativa diretta per l'alienazione della sua partecipazione nelle Marine. «Quella stessa mattina – racconta Porcu – secondo quanto riportato dalla stampa, era pervenuta in Comune una proposta d’acquisto firmata proprio dalla Tharros Yachting». Ad accendere le polveri di uno scontro che sembrava sopito e destinato, al massimo, ad arenarsi nei tempi lunghissimi della giustizia civile, ci ha pensato l'ultima accelerazione degli eventi culminata la settimana scorsa. Il 4 e il 5 giugno, per la precisione, quando Porcu e Salis si sono confrontati direttamente per due volte nella sede delle Marine al porticciolo. Un confronto conclusosi con l'arrivo della polizia e durante il quale i due contendenti rivendicavano il proprio diritto all'utilizzo della sede.

Davide Pinna

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