La Nuova Sardegna

Oristano

inchiesta ippocrate 

Concorsi contestati all’Assl, il processo parte al rallentatore

ORISTANO. Una notifica non andata a buon fine e la prima udienza, di fatto, non si tiene. Questo non cambia però di molto la prospettiva temporale del processo legato all’inchiesta Ippocrate e ai...

09 luglio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Una notifica non andata a buon fine e la prima udienza, di fatto, non si tiene. Questo non cambia però di molto la prospettiva temporale del processo legato all’inchiesta Ippocrate e ai presunti casi di corruzione che avrebbero fatto da sfondo a concorsi e nomine all’interno della sanità oristanese durante la gestione targata Partito dei Sardi. Il vero inizio è fissato per il 9 settembre, data in cui inizierà lo scontro tra accusa e difesa che ha già vissuto le prime fasi durante l’udienza preliminare e persino ieri nonostante la certezza del rinvio immediato. Il nutrito collegio difensivo ha infatti preannunciato che saranno diverse le eccezioni preliminari che verranno sollevate, tra cui quelle di inutilizzabilità di una serie di prove come atti di indagine già dichiarati nulli dal giudice per le udienze preliminari, atti che ora rientrano nel fascicolo dei pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo tramite l’inserimento di testimoni o ancora di sommarie informazioni e di atti e informative della polizia giudiziaria.

Tutto sarà più chiaro il 9 settembre. Tra i primi argomenti su cui si dovranno esprime le giudici del collegio – la presidentessa è Carla Altieri, a latere Elisa Marras e Serena Corrias – ci sono anche quelli legati alle liste dei testimoni. Ancora mancano conferme che si potranno avere solamente in udienza, ma pare che Antonio Onorato Succu, ex primario Ginecologia e responsabile del blocco operatorio del San Martino, si avvicini a quota cento. Saranno ammessi tutti?

La risposta la darà inevitabilmente l’aula che sarà teatro di un processo che si annuncia lunghissimo tanto che, tra settembre e gennaio, sono state già fissate cinque udienze. Sotto accusa ci sono tredici persone accusate, a vario titolo, di corruzione, frode in pubbliche forniture, omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzo di segreto di ufficio e induzione indebita nel dare o promettere utilità. Sono, oltre a Succu, ancora oggi sindaco di Macomer, l’ex consigliere regionale di Bosa del PdS nonché ex primario di Rianimazione, Augusto Cherchi; Mariano Meloni, ex direttore dell’Assl di Oristano; Maria Giovanna Porcu, ex commissaria della stessa Assl; Gianni Piras, ex responsabile delle professioni sanitarie; Salvatore Manai, ex capo degli infermieri del blocco operatorio; Angelo Piras, ex responsabile del personale; Agnese Canalis, responsabile dell’agenzia interinale E-work; Nicola Contarini, responsabile dell’agenzia interinale Tempor; Angelica Faedda; Andrea Dore; Giovanni e Daniela Sanna, padre e figlia. (e.carta)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative