La Nuova Sardegna

Oristano

«Addizionale Irpef, arriva la stangata»

«Addizionale Irpef, arriva la stangata»

La giunta rivede le aliquote e secondo i consiglieri il provvedimento colpirà i redditi medio-bassi. «Delibera da ritirare»

25 luglio 2021
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ORISTANO. L’accusa è di quelle pesanti, soprattutto a meno di un anno dalle elezioni, in una città come Oristano dove la pressione tributaria è relativamente bassa e ferma da anni. Gli esponenti Pd Efisio Sanna e Maria Obinu e l’indipendente Francesco Federico non usano mezzi termini: «La giunta Lutzu tra pochi mesi alzerà le tasse e colpirà soprattutto i redditi medio-bassi». L’oggetto del contendere è l’addizionale comunale all’Irpef: cambierà a partire dal 2022 e questa non è una novità. Dall’aliquota unica per tutte le fasce di reddito si passerà agli scaglioni, con una fascia di esenzione per chi guadagna meno di 10 mila euro all’anno. Quella che sembrerebbe un’impostazione progressiva, per i tre consiglieri di minoranza nasconde il tentativo di mettere le mani nelle tasche della maggior parte dei cittadini oristanesi, quelli che guadagnano meno di 28 mila euro all’anno. «Il fatto è questo – spiegano i tre – l’esenzione e gli scaglioni non valgono come una franchigia. Questo significa che se tu guadagni anche un euro in più rispetto alla soglia dei 10 mila, pagherai l’aliquota del 6,9 per mille su tutta la somma e non solo sulla parte che sfora rispetto allo scaglione». Tradotto in numeri concreti, questo significherebbe che chi prima, con un reddito di poco superiore ai 10 mila euro, pagava 40 euro di addizionale comunale con aliquota al 4 per mille, ora ne pagherà 69. Ovviamente, l’esborso aumenta con l’aumentare del reddito e chi prima, con 20 mila euro di reddito, pagava 80 euro ora ne pagherà 144, con l’aliquota che passa dal 4 al 7,2 per mille. «Se ci fosse stata una reale impostazione progressiva – attaccano i tre consiglieri – noi saremmo contenti. Qua invece, e la causa va ricercata nel pressapochismo di questa amministrazione, il risultato è che a pagare di più, almeno in percentuale, saranno i ceti medio-bassi, che rappresentano la maggioranza dei contribuenti oristanesi. Il problema sta nel fatto che, oltre i 10 mila euro di reddito, si passa dall’aliquota 0 a quella del 6,9 per mille. Un vero e proprio gradone, in confronto al gradino che porta all’aliquota massima dell’8 per mille per chi guadagna più di 75 mila euro». Sul piano politico i tre rimproverano al sindaco Lutzu e all’assessore al Bilancio Angelo Angioi il fatto di non essersi confrontati con nessuno prima di adottare questa delibera. Decisione è stata adottata dopo qualche mal di pancia in giunta, grazie alla mediazione di far scattare l’aumento a partire dal 2022. I tre di opposizione non ne fanno mistero, confidano in un supporto anche all’interno della maggioranza per bocciare la proposta nel Consiglio convocato per il 28 e il 30 luglio: «La delibera va ritirata, in questo momento non si possono chiedere sacrifici».

Davide Pinna

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