Andrea, il “gattaro” di Su Pallosu, getta la spugna
di Michela Cuccu
San Vero Milis. Da solo non riesce più a gestire le visite guidate alla colonia felina della spiaggia
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SAN VERO MILIS. Era una delle attrazioni turistiche della zona, con tremila presenze all’anno, la maggior parte concentrata d’estate. Da qualche settimana, però, la colonia felina di Su Pallosu ha chiuso le porte ai visitatori. L’annuncio è stato pubblicato sui social e sul blog dell’associazione, ovviamente tra lo sconcerto dei tantissimi gattofili che a quei mici che non disdegnano di andare sulla spiaggia e in riva al mare, sono particolarmente affezionati.
Eppure, la colonia felina di Su Pallosu, eletta il primo “Luogo del Cuore 2012” per la Sardegna dal censimento dei luoghi italiani più amati nel mondo indetto dal Fondo ambientale italiano, adesso è chiusa al pubblico. Una decisione sofferta, quella assunta da Andrea Atzori, che nel giardino della sua casa ospita e accudisce la colonia felina. «Da solo non posso più accompagnare i turisti», spiega, non nascondendo il profondo dispiacere per quella che «È stata una scelta obbligata». Per almeno dieci anni ad affiancarlo nella non semplice gestione della colonia, attualmente composta da 34 gatti, contro gli oltre 60 di qualche anno fa, c’era la sua compagna, Irina Albu. Ora a occuparsi dei gatti più famosi della Sardegna è rimasto solo lui che, oltre a nutrirli regolarmente, tiene pulito il luogo e li fa seguire dal veterinario. «I gatti della colonia sono tutti sterilizzati – dice Atzori – per evitare di incrementare la piaga del randagismo ma anche, malgrado tutti siano sani, i potenziali rischi di diffusione di malattie». Negli ultimi quattro anni l’oasi aveva ottenuto la certificazione di eccellenza turistica di Tripadvisor e in dieci anni oltre trentamila persone, anche provenienti dall’estero, avevano effettuato la visita guidata attratti dalla peculiarità di questi gatti di stare anche nella spiaggia adiacente al giardino dell’abitazione di Atzori.
A seguito delle opere di contenimento dell’erosione della costa, l’accesso diretto dalla proprietà degli Atzori alla spiaggia non è più possibile e per raggiungere l’arenile bisogna percorrere circa 250 metri. «Anche questo è uno dei motivi che mi hanno indotto a fermare le visite guidate – ammette Atzori – ma i gatti in spiaggia ci vanno ancora: a loro è sufficiente un piccolo balzo per superare l’ostacolo». La colonia felina che non ha mai ricevuto contributi pubblici, ora più che mai ha bisogno di sostegno: «Speriamo continuino le donazioni di cibo e i contributi per le cure veterinarie».
Eppure, la colonia felina di Su Pallosu, eletta il primo “Luogo del Cuore 2012” per la Sardegna dal censimento dei luoghi italiani più amati nel mondo indetto dal Fondo ambientale italiano, adesso è chiusa al pubblico. Una decisione sofferta, quella assunta da Andrea Atzori, che nel giardino della sua casa ospita e accudisce la colonia felina. «Da solo non posso più accompagnare i turisti», spiega, non nascondendo il profondo dispiacere per quella che «È stata una scelta obbligata». Per almeno dieci anni ad affiancarlo nella non semplice gestione della colonia, attualmente composta da 34 gatti, contro gli oltre 60 di qualche anno fa, c’era la sua compagna, Irina Albu. Ora a occuparsi dei gatti più famosi della Sardegna è rimasto solo lui che, oltre a nutrirli regolarmente, tiene pulito il luogo e li fa seguire dal veterinario. «I gatti della colonia sono tutti sterilizzati – dice Atzori – per evitare di incrementare la piaga del randagismo ma anche, malgrado tutti siano sani, i potenziali rischi di diffusione di malattie». Negli ultimi quattro anni l’oasi aveva ottenuto la certificazione di eccellenza turistica di Tripadvisor e in dieci anni oltre trentamila persone, anche provenienti dall’estero, avevano effettuato la visita guidata attratti dalla peculiarità di questi gatti di stare anche nella spiaggia adiacente al giardino dell’abitazione di Atzori.
A seguito delle opere di contenimento dell’erosione della costa, l’accesso diretto dalla proprietà degli Atzori alla spiaggia non è più possibile e per raggiungere l’arenile bisogna percorrere circa 250 metri. «Anche questo è uno dei motivi che mi hanno indotto a fermare le visite guidate – ammette Atzori – ma i gatti in spiaggia ci vanno ancora: a loro è sufficiente un piccolo balzo per superare l’ostacolo». La colonia felina che non ha mai ricevuto contributi pubblici, ora più che mai ha bisogno di sostegno: «Speriamo continuino le donazioni di cibo e i contributi per le cure veterinarie».