La Nuova Sardegna

Oristano

Rapina e vendetta per la cocaina quattro arrestati

di Michela Cuccu
Rapina e vendetta per la cocaina quattro arrestati

Svolta dopo l’aggressione e il pestaggio di un 28enne Maxi operazione tra Ruinas, Santulussurgiu e Cagliari

20 agosto 2021
3 MINUTI DI LETTURA





RUINAS. All’inizio si era pensato ad una rissa. Lavorando al caso i carabinieri sono però arrivati a scoprire che dietro il pestaggio che nel pomeriggio del 3 marzo scorso aveva fatto finire in rianimazione Giovanni Pisu, 28 anni, residente a San Vero Milis c’era lo spaccio di droga. Ieri, quattro persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare con accuse che vanno dalla rapina al tentato omicidio. A dare esecuzione alle ordinanze emesse dal gip del tribunale di Oristano su richiesta della procura della Repubblica, sono stati i carabinieri del Comando provinciale, supportati dai Cacciatori di Sardegna e dalle unità cinofile di Abbasanta. Sono stati i militari della Compagnia di Mogoro e del reparto operativo di Oristano a venire a capo di indagini rese ancora più complicate dal tentativo di depistaggio da parte della vittima. Giovanni Pisu era stato trovato a terra, privo di sensi, in una via di Ruinas. Dopo esser stato in rianimazione e per 45 giorni nel reparto di chirurgia maxillo facciale dell’ospedale di Sassari, ai carabinieri aveva dato versioni sempre contrastanti. Attraverso testimonianze e dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori sono venuti a capo di una storia diversa. A picchiare selvaggiamente Pisu erano stati due fratelli cagliaritani, Stefano e Salvatore Sanna, di 29 e 43 anni, già noti alle forze dell’ordine perché considerati responsabili di un giro di spaccio nel Terralbese e nel Sud Sardegna. I due fratelli, quella sera avevano appuntamento a Ruinas con Giovanni Pisu e Gianluca Lostia, 40 anni, residente in paese. Pisu e Lostia pare avessero deciso di non consegnare la droga ma di appropriarsi del denaro che i Sanna avevano portato per concludere l’affare. Convincono uno dei fratelli Sanna a seguirli in casa di Lostia. Qui lo avrebbero immobilizzato e sotto la minaccia di una pistola, costretto a consegnare loro il denaro. Quando l’altro fratello viene a sapere dell’accaduto, non ci sta. Restano in paese e attendono i due rapinatori. Quando vedono arrivare Giovanni Pisu, gli saltano addosso e lo colpiscono più volte alla testa con un sasso. Poi si dileguano, lasciando il giovane tramortito in una pozza di sangue. Verrà soccorso da un’autoambulanza del 118 chiamata da un passante. I fratelli Sanna sono indagati per tentato omicidio, mentre l’accusa per Pisu e Lostia è quella di rapina aggravata dall’uso di armi da fuoco detenute illegalmente. «Non è stato facile ricostruire l’accaduto», ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Erasmo Fontana – è stato un lavoro lungo che ha reso necessario anche alle analisi sul dna lasciato dagli indagati su alcuni oggetti». Secondo il procuratore capo di Oristano, Ezio Domenico Basso, l’inchiesta ha rivelato come Ruinas sia diventato il punto di smistamento della droga destinate alla Marmilla e al Sud Sardegna.

In Primo Piano
Elezioni comunali

Giuseppe Mascia: «Grande responsabilità che ci assumiamo uniti per governare Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative