La Nuova Sardegna

Oristano

Volete il pediatra? Arrangiatevi

Volete il pediatra? Arrangiatevi

Due medici per tutto l’oristanese. Chi può chiede aiuto al medico di famiglia, altri vanno in privato 

01 settembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Medicina territoriale e di base ridotta all’osso. È questo il vero buco nero della sanità oristanese. Un buco nero che quasi non fa notizia perchè non muove interessi, soldi e potere, ma che si interfaccia subito con i pazienti.

Gli ultimi casi riguardano sia la medicina di base che il servizio di continuità assistenziale.

Guardia medica addio. Il servizio di continuità assistenziale di Uras attivo sino a ieri sarà temporaneamente sospeso a causa «dell’insufficienza del numero di professionisti disponibili a garantire una regolare turnazione. I cittadini residenti nei comuni di Uras e San Nicolò d’Arcidano – riporta una nota della Assl – a partire da oggi dovranno perciò rivolgersi al punto di continuità assistenziale (guardia medica) di Terralba per usufruire delle prestazioni sanitarie non differibili negli orari notturni e nei giorni prefestivi e festivi. Il punto di guardia medica di Terralba, con sede in viale Sardegna è raggiungibile telefonicamente al numero 0783.9111528 ed è operativo nei giorni feriali, dalle 20 alle ore 8, e dalle 10 del sabato alle ore 8 del lunedì successivo». Così la Assl che assicura il massimo impegno nella ricerca di una alternativa. Certo, le distanze che riguardano i tre comuni interessati sono più che contenute, pochi chilometri separano i tre paesi, ma è il progressivo smantellamento dei servizi a preoccupare, soprattutto perchè si tratta di una tendenza continua negli anni, e che riguarda utti gli aspetti della vita comunitaria, non solo la sanità.

Pediatri. Nei giorni scorsi la Nuova aveva lanciato l’allarme per la scarsezza di pediatri in città. Allarme lanciato dalla consigliera comunale dei Cinque Stelle Patrizia Cadau. Sono due i pediatri in servizio nell’ambito di Oristano, e diverse centinaia di bambini sono senza medico di riferimento. La legge prevede già adesso che i bimbi sopra i sei anni possano entrare nelle liste di pazienti dei medici di base che seguono i loro genitori, ma la situazione di Oristano, con molti medici di base già a carico massimo di iscritti, rende il tutto più difficile. C’è già una deroga che consente di ricevere in carico altri pazienti per il cosiddetto “ricongiungimento familiare”, ma i numeri, non possono venir “stirati” all’infinito. «Si tratta del 5 per cento del totale degli assistiti, quindi al massimo i colleghi possono ricevere altri 25 pazienti. Un numero certo insufficiente viste le richieste». Il segretario provinciale della Federazine dei medici di medicina generale, Alessandro Usai conferma che la sofferenza dei medici dell’oristanese e soprattutto del capoluogo può venir solo aggravata da queste assenze di pediatri. «Nel 2018 erano previste 22 posizioni da coprire per nuovi medici di medicina generale: ne sono stare assegnate solo due. È evidente che con questi numeri le difficoltà già elevate tendono a crescere».

C’è anche un aspetto delicato a fronte della carenza di pediatri: l’avvio del nuovo anno scolastico e il carico di certificazioni che i pediatri di solito rilasciavano per l’ingresso dei bimbi a scuola. Adesso chi li rilascerà? I pediatri rimasti, che non conoscono i loro piccoli pazienti? I medici che hanno in carico i genitori? Sarebbe questa la soluzione più logica, ma come sempre il diavolo alberga nei dettagli. Questi ultimi medici hanno la possibilità, non l’obbligo di seguire anche i bambini.(g.cen.)

In Primo Piano
Lo schianto

Tragedia nel Bresciano: 60enne originario di Sorso muore in un incidente stradale

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative