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Fotografia, quattro progetti per la Marmilla

Fotografia, quattro progetti per la Marmilla

USELLUS. Prende il via questo pomeriggio da Usellus, la seconda tappa del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”.Un racconto fotografico fra locale e universale rappresenta il filo...

03 settembre 2021
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USELLUS. Prende il via questo pomeriggio da Usellus, la seconda tappa del progetto “Fotografia contemporanea in Marmilla”.

Un racconto fotografico fra locale e universale rappresenta il filo conduttore dei lavori realizzati da quattro giovani fotografi in altrettanti paesi della Marmilla, che ricadono nel territorio del Consorzio Turistico “Due Giare".

«I quattro progetti fotografici sono uniti da un filo conduttore comune che, seppur differenziandosi nello stile di ciascuno, portano a esplorare le stesse tematiche: tempo, spazio e memoria. Le realtà periferiche sono spesso un terreno privilegiato per realizzare laboratori di pensiero critico e osservare la contemporaneità», ha spiegato Salvatore Ligios presidente dell’associazione “Su Palatu”. Quattro i fotografi protagonisti.

Simone Deidda esplora Usellus e propone un dialogo equilibrato tra le piccole cose che rendono viva una comunità.

Ambra Iride Sechi percorre il territorio di Gonnosnò con sensibilità femminile concentrando l’attenzione su tre elementi: il paesaggio fuori dell’abitato, le atmosfere del centro storico e la vivacità di giovani abitanti che preannunciano il futuro.

Pierluigi Dessì riporta ad Assolo un fotografo professionista per ripercorrere idealmente il cammino che la fotografia ha fatto nel tempo, invitando gli abitanti a dialogare con il mezzo che produrrà storia e memoria locale.

Isabella Muzzu si muove lungo i sentieri e le vie di Sini con un racconto che utilizza la combinazione del dittico per fermare gli umori e le atmosfere di un luogo. Taglio del nastro questo pomeriggio nella corte della biblioteca, alle 17,30, della mostra “Da soli col sole” di Simone Deidda. «Solitamente la mia pratica fotografica – spiega Deidda – ha un approccio documentaristico dato dalle influenze con la fotografia americana e italiana di paesaggio. Ho girato per il territorio cercando ciò che mi incuriosiva, e meritava attenzione. Usellus – conclude Simone Deidda – mi ha lasciato tanto e mi sono sentito a casa».(iv.ful.)

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