Camper e furgoni cacciati da Capo Mannu
Blitz di Forestale, polizia locale e barracelli di San Vero Milis contro un accampamento abusivo
01 ottobre 2021
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SAN VERO MILIS. Un campeggio abusivo, con venticinque tra camper e furgoni attrezzati, è stato fatto sgomberare alle prime ore del mattino di ieri, durante un’operazione che ha visto impegnata la Forestale di Oristano, i barracelli e la polizia locale di San Vero Milis. I turisti, tra i quali otto stranieri, avevano sistemato i loro camper su un posto bellissimo: il promontorio tra la scogliera e le torri spagnole di Capo Mannu, zona tutelata anche per la presenza di dune di sabbia oltre che per la splendida costa rocciosa.
Ai campeggiatori abusivi è stata contestata la violazione dell’articolo 22 della Legge regionale sul Turismo n° 6 del 2017, che assegna al Corpo Forestale funzioni di vigilanza, controllo e contestazione delle relative violazioni amministrative.
Gli agenti, oltre a consegnare i verbali, hanno spiegato ai camperisti i motivi dello sgombero, determinato dal divieto di campeggio, legato alla necessità di tutelare le zone costiere e gli ambienti marini. In Sardegna, infatti, è vietata qualsiasi forma di campeggio al di fuori delle aree appositamente attrezzate. La legge regionale considera campeggio abusivo adibire a propria abitazione tende, caravan, autocaravan o altri mezzi simili. Limitazioni che servono per difendere dai rischi di danneggiamento dell’habitat e di aree particolarmente tutelate, ma anche per contrastare lo smaltimento abusivo di liquami, che non possono essere avviati agli impianti di raccolta, e il rischio di abbandono di rifiuti, il transito e la sosta con i veicoli su sabbia e dune, l’accensione di fuochi in periodi e luoghi vietati, accompagnandosi talvolta col prelievo abusivo di ingenti quantitativi di sabbia, ciottoli e conchiglie. L’unica eccezione prevista è riservata alle associazioni, enti o organizzazioni senza scopo di lucro operanti in ambito sociale e educativo che, previa autorizzazione da parte del Comuni, possono svolgere attività di soggiorno all’aperto per periodi stabiliti. (m.c.)
Ai campeggiatori abusivi è stata contestata la violazione dell’articolo 22 della Legge regionale sul Turismo n° 6 del 2017, che assegna al Corpo Forestale funzioni di vigilanza, controllo e contestazione delle relative violazioni amministrative.
Gli agenti, oltre a consegnare i verbali, hanno spiegato ai camperisti i motivi dello sgombero, determinato dal divieto di campeggio, legato alla necessità di tutelare le zone costiere e gli ambienti marini. In Sardegna, infatti, è vietata qualsiasi forma di campeggio al di fuori delle aree appositamente attrezzate. La legge regionale considera campeggio abusivo adibire a propria abitazione tende, caravan, autocaravan o altri mezzi simili. Limitazioni che servono per difendere dai rischi di danneggiamento dell’habitat e di aree particolarmente tutelate, ma anche per contrastare lo smaltimento abusivo di liquami, che non possono essere avviati agli impianti di raccolta, e il rischio di abbandono di rifiuti, il transito e la sosta con i veicoli su sabbia e dune, l’accensione di fuochi in periodi e luoghi vietati, accompagnandosi talvolta col prelievo abusivo di ingenti quantitativi di sabbia, ciottoli e conchiglie. L’unica eccezione prevista è riservata alle associazioni, enti o organizzazioni senza scopo di lucro operanti in ambito sociale e educativo che, previa autorizzazione da parte del Comuni, possono svolgere attività di soggiorno all’aperto per periodi stabiliti. (m.c.)
