La Nuova Sardegna

Oristano

Busachi, un tocco d’arte dal passato

di Maria Antonietta Cossu
Busachi, un tocco d’arte dal passato

Una mostra permanente con le opere del pittore Figari e del fotografo Pellis

05 ottobre 2021
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BUSACHI. Il Comune rende omaggio a Filippo Figari e Ugo Pellis, che con la loro arte fecero conoscere il nome di Busachi fuori dai confini locali e regionali. Al celebre pittore che immortalò le scene dello sposalizio tradizionale e al fotografo friulano che impresse nella pellicola le immagini di un paese ancora lontano dalle trasformazioni socio economiche del periodo post bellico, è dedicato un importante progetto culturale. Le opere di Figari e Pellis saranno oggetto di una mostra permanente che troverà spazio nella chiesa sconsacrata di San Domenico, l’attuale sede del museo del Costume e dell’antica civiltà contadina.

L’ex edificio di culto dovrà cambiare pelle e custodire una parte del patrimonio identitario richiamato dalle riproduzioni fedeli delle tele che il pittore cagliaritano realizzò nel 1912. Allo stesso Figari sarà intitolata la chiesa di San Domenico, dove saranno esposti anche i duplicati delle fotografie che Ugo Pellis scattò in paese nel 1934. «La produzione di Filippo Figari – spiega il sindaco Giovanni Orrù – rappresenta un importante elemento di valorizzazione di Busachi e delle sue tradizioni e con questo progetto intendiamo ricordare l’artista e conservare memoria del nostro passato. Per questo saranno anche esposti i lavori di Ugo Pellis relativi al suo viaggio in Sardegna e alcune foto di proprietà privata datate ai primi del Novecento».

Per le concessioni sulle opere di Figari l’amministrazione locale ha già mosso i passi necessari ottenendo dal Comune di Cagliari l’autorizzazione a riprodurre nove dipinti evocativi della tradizione nuziale busachese. I tempi dell’allestimento dipenderanno dalle soluzioni provvisorie che sarà possibile praticare in attesa di trasferire il museo del costume dalla chiesa di San Domenico al monastero di Collegiu.

Quest’ultimo edificio dovrà essere sottoposto a un intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza finanziato alcuni anni fa dallo Stato e non ancora cominciato per i ritardi sull’accreditamento dei fondi che l’amministrazione locale ha sempre rimproverato al ministero dei Beni culturali. La situazione si è sbloccata solo di recente. «Due settimane fa – racconta il sindaco – abbiamo firmato con il ministero per i Beni culturali una sorta di convenzione per l’erogazione di 120mila euro grazie alla quale potremo dare l’incarico di progettazione delle opere».

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