La Nuova Sardegna

Oristano

La Tharros è tornata e ora sogna

di Paolo Camedda
La Tharros è tornata e ora sogna

Al secondo posto nel campionato di Promozione, sabato affronta in casa la capolista Macomerese

03 novembre 2021
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ORISTANO. L’anno magico dello sport oristanese sembra non aver alcuna intenzione di finire e ora può coinvolgere anche il calcio, con diverse formazioni del capoluogo e della provincia protagoniste nei campionati di Promozione e Prima Categoria. Fra tutte le realtà il fiore all’occhiello è rappresentato dalla Tharros del presidente Tonio Mura, autrice di un superbo avvio di stagione nel girone B di Promozione, che attualmente la vede seconda in classifica con 14 punti, imbattuta e distante appena 4 lunghezze dalla capolista Macomerese.

«Il nostro obiettivo – ammette il numero uno biancorosso – è competere fino alla fine per cercare il salto di categoria in Eccellenza. C’è la Macomerese che viaggia a ritmi altissimi, ma sabato c’è lo scontro diretto a Oristano e avremo un quadro preciso dei valori in campo. Capiremo se effettivamente possiamo aspirare al grande traguardo». Dopo un inizio un po’ a rilento, a causa degli infortuni, la formazione oristanese ha impresso un ritmo importante, cogliendo tre vittorie consecutive e recuperando via via i suoi uomini migliori. «A inizio campionato mancavano sette giocatori – spiega il patron Mura –, e abbiamo perso qualche punto, ma ora la squadra, recuperando tutti gli effettivi, sta venendo fuori tecnicamente e fisicamente, e sta mostrando il suo vero valore».

Guidata in panchina da Antonio Madau, la rosa della Tharros è un mix fra giocatori d’esperienza e giovani promesse. «Abbiamo allestito un organico importante, con giocatori di categoria e giovani di qualità – sottolinea Mura –. Abbiamo Andrea Sanna che, a 38 anni, resta un giocatore di altre categorie. È fantastico vedere come si allena in settimana, la voglia e la determinazione che mette in campo per capire che ha ancora intende stupire. Contro il Fonni era letteralmente incontenibile. Avere in squadra giocatori come lui, come Bruno Frongia, a 40 anni uno dei migliori in campo tutte le partite, come Fabio Boi, Alessandro Lasi, Antonio Lai, Alberto Atzori, tutta gente che ha fatto la Serie D, aiuta a far crescere i più giovani, nei cui confronti sono sempre molto disponibili. E l’allenatore è molto bravo a mettere tutti sullo stesso piano e a far giocare chi merita. Ci sono anche due ragazzi polacchi molto forti, Branicki e Wojtkielewicz. Si è creato un bel gruppo con il quale abbiamo intenzione di dare battaglia e giocarcela fino alla fine».

Anche i tifosi, più di 400 nell’ultima sfida casalinga con il Tortolì, non stanno facendo mancare il loro sostegno ai biancorossi. «La scelta di giocare in casa il sabato pomeriggio, che abbiamo fatto anche per venire incontro alla Federazione, visti i problemi con gli arbitri, ci permette di avere allo stadio più persone – sottolinea Mura –. Oristano sta riscoprendo la passione per il calcio e sono convinto che la città meriti una categoria più alta e possa sostenerla. Avverto un grande fermento, e auspico che il calcio in provincia torni a quei livelli da cui manca ormai da tanto tempo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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