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Le batterie antiaeree saranno tutelate

Le batterie antiaeree saranno tutelate

Busachi. Per la commissione regionale sono di interesse culturale e artistico

26 novembre 2021
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BUSACHI. La Commissione regionale per il patrimonio culturale del Mibact ha dichiarato l'ex Caserma Batteria Contraerea eretta nel 1935 a difesa della diga di Santa Chiara sito d'interesse culturale e artistico.

Il riconoscimento è il risultato di un percorso intrapreso un anno fa dal Comune per recuperare il presidio militare arroccato sulle colline di Craboro e inserirlo in un programma di valorizzazione di tutto il versante.

Sin dalle prime fasi di questo processo l'amministrazione si è avvalsa della collaborazione dell'Agenzia Forestas, che gestisce un cantiere di rimboschimento vicino ai tre ettari di campagna in cui si trovano i ruderi bellici.

Proprio l'ente strumentale della Regione potrebbe avere un ruolo chiave nella gestione del sito che ha in mente il gruppo di governo locale. La giunta presieduta da Giovanni Orrù vorrebbe portare avanti un progetto teso a preservare l' ecosistema e a salvaguardare il territorio, che abbia allo stesso tempo finalità di ricerca e divulgative.

«Il riconoscimento ottenuto per questo bene identitario ci permetterà di proseguire lungo la strada imboccata» spiega il sindaco. «Non era pensabile recuperare l'immobile facendo affidamento sulle risorse di un bilancio ordinario, ma con questo valore aggiunto potremmo agganciare canali di finanziamento utili alla realizzazione di un intervento peraltro coerente con il piano di valorizzazione e di sviluppo che porteremo avanti nell'ambito del Contratto di lago. Condividiamo questo percorso con tutte le amministrazioni del Barigadu e del Guilcier, perciò auspico che anche le altre realtà chiedano un riconoscimento simile per i loro patrimoni identitari». L'idea accarezzata dall'amministrazione è di creare a Craboro un centro di educazione ambientale, di studio e ricerca per la salvaguardia del territorio.

«Il sito potrebbe diventare la base operativa del cantiere di Forestas, ma va inserito in un progetto complessivo di valorizzazione della diga e del contesto ambientale circostante - specifica Gianni Orrù immaginando un centro – che funga da volano per il turismo sostenibile e sia allo stesso tempo un punto di riferimento per le attività di protezione civile volte alla tutela del territorio e alla prevenzione di tutti i fenomeni che mettono a rischio il delicato assetto idrogeologico.». Maria Antonietta Cossu

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