Alberghi, golf e turismo ora è corsa contro il tempo
di Enrico Carta
Dopo il via libera della Regione, la pratica deve tornare in consiglio comunale Prima che l’insediamento sia concluso passerà ancora qualche anno
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ORISTANO. Il via libera della Regione è un passo decisivo, ma da qui a vedere nascere l’investimento turistico e immobiliare della Ivi a Torregrande passeranno moltissimi mesi. Impossibile fare programmi, anche perché quelli precedenti sono stati sempre sbagliati per difetto e si è sempre andati oltre i tempi che di volta in volta si erano preventivati, ma non si sbaglia se si dice che ci vorrà qualche anno.
Per prima cosa le procedure non si sono mica concluse con il voto positivo della Regione sull’iter che riguardava la valutazione di impatto ambientale. È certamente il passo decisivo perché ora il progetto, dalla carta, può diventare realtà, ma non quello definitivo. La palla tornerà nuovamente al Comune che così verrà ufficialmente a conoscenza di quanto deliberato dalla giunta regionale, quindi bisognerà fare un nuovo passaggio in consiglio comunale per la presa d’atto ufficiale dell’amministrazione sulla bontà del progetto. A quel punto l’azienda potrà presentare il progetto esecutivo per le opere di urbanizzazione secondaria.
Queste sono un fondamento dell’accordo perché la concessione delle volumetrie per l’insediamento turistico e immobiliare e per la nascita di un campo da golf – ridotto dalle 18 buche previste alle 9 ammesse – prevedeva proprio una riqualificazione dell’area su cui la Ivi, allora Sipsa, aveva operato per anni. Sino al 1993 la ditta si era occupata della raffinazione e dello stoccaggio di prodotti petroliferi; dal 1990 al 2003, si era poi occupata dello smaltimento e della distruzione di rifiuti speciali, per lo più di provenienza ospedaliera.
La svolta nel campo del turismo era figlia di un accordo di programma con la Regione siglato a metà degli anni 2000 e comprendeva per l’appunto una serie di misure di recupero ambientale dell’area, con la bonifica dei terreni e delle falde che è pressoché ultimata. Oltre a ciò, in cambio delle volumetrie per i posti letto e le strutture di accoglienza, era stata richiesta una serie di interventi di abbellimento della zona e la realizzazione di servizi di urbanizzazione. Arriveranno l’illuminazione, una rete di strade di accesso alla zona delle pineta, percorsi pedonali e ciclabili, la conclusione della piazza del pontile – lavori partiti da tempo –, servizi per l’antincendio e l’irrigazione.
Il tutto non sarà però immediato perché la burocrazia ha i suoi tempi e prima di avere il via libera per far partire il grosso dei lavori passerà ancora molto tempo. Il Comune avrà comunque tutto l’interesse a far sì che il progetto abbia una corsia preferenziale, tanto più che appare difficile che la politica frapponga ostacoli all’investimento, dal momento che il voto di qualche anno fa non incontrò oppositori in Consiglio. Prima di vedere bungalow, ombrelloni e turisti in quella parte della spiaggia di Torregrande passerà comunque qualche anno ancora.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Per prima cosa le procedure non si sono mica concluse con il voto positivo della Regione sull’iter che riguardava la valutazione di impatto ambientale. È certamente il passo decisivo perché ora il progetto, dalla carta, può diventare realtà, ma non quello definitivo. La palla tornerà nuovamente al Comune che così verrà ufficialmente a conoscenza di quanto deliberato dalla giunta regionale, quindi bisognerà fare un nuovo passaggio in consiglio comunale per la presa d’atto ufficiale dell’amministrazione sulla bontà del progetto. A quel punto l’azienda potrà presentare il progetto esecutivo per le opere di urbanizzazione secondaria.
Queste sono un fondamento dell’accordo perché la concessione delle volumetrie per l’insediamento turistico e immobiliare e per la nascita di un campo da golf – ridotto dalle 18 buche previste alle 9 ammesse – prevedeva proprio una riqualificazione dell’area su cui la Ivi, allora Sipsa, aveva operato per anni. Sino al 1993 la ditta si era occupata della raffinazione e dello stoccaggio di prodotti petroliferi; dal 1990 al 2003, si era poi occupata dello smaltimento e della distruzione di rifiuti speciali, per lo più di provenienza ospedaliera.
La svolta nel campo del turismo era figlia di un accordo di programma con la Regione siglato a metà degli anni 2000 e comprendeva per l’appunto una serie di misure di recupero ambientale dell’area, con la bonifica dei terreni e delle falde che è pressoché ultimata. Oltre a ciò, in cambio delle volumetrie per i posti letto e le strutture di accoglienza, era stata richiesta una serie di interventi di abbellimento della zona e la realizzazione di servizi di urbanizzazione. Arriveranno l’illuminazione, una rete di strade di accesso alla zona delle pineta, percorsi pedonali e ciclabili, la conclusione della piazza del pontile – lavori partiti da tempo –, servizi per l’antincendio e l’irrigazione.
Il tutto non sarà però immediato perché la burocrazia ha i suoi tempi e prima di avere il via libera per far partire il grosso dei lavori passerà ancora molto tempo. Il Comune avrà comunque tutto l’interesse a far sì che il progetto abbia una corsia preferenziale, tanto più che appare difficile che la politica frapponga ostacoli all’investimento, dal momento che il voto di qualche anno fa non incontrò oppositori in Consiglio. Prima di vedere bungalow, ombrelloni e turisti in quella parte della spiaggia di Torregrande passerà comunque qualche anno ancora.
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