La Nuova Sardegna

Oristano

L’I-Lab Food nella casa dello studente

di Davide Pinna
L’I-Lab Food nella casa dello studente

Sarà ospitato nella storica incompiuta a Sa Rodia il centro di Sardegna Ricerche per la innovazione nell’agroalimentare

04 gennaio 2022
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ORISTANO. Cambia tutto, o quasi, nel progetto da 4 milioni per la realizzazione dell’I-Lab Food, collaborazione fra il Comune e Sardegna Ricerche. La gran parte delle pratiche, curate dietro un compenso di 58mila euro dalla Sinloc di Padova – società di consulenze che si è aggiudicata pochi giorni fa anche l’incarico per la stesura del modello di gestione del nuovo Palasport di Sa Rodia – sono diventate pubbliche negli ultimi giorni del 2021. La novità più evidente riguarda la sede del centro dedicato alla ricerca e all’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare: non sarà più l’ex mattatoio di via Parigi, riqualificato con i fondi di Oristano Est, che sarà invece destinato a ospitare, una volta reperiti i 600mila euro necessari, il centro servizi del parco lineare che va da lì sino a villa Eleonora, in via Vandalino Casu.

La nuova sede dell’I-Lab Food sarà in una storica incompiuta, la casa dello studente di Sa Rodia, che ospita nella parte anteriore lo Spazio giovani e il Centro di educazione ambientale. Nel lungo fabbricato che avrebbe dovuto ospitare la mensa universitaria, troverà spazio il polo innovativo di Sardegna Ricerche. Per adeguare la struttura, stando al piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta, servono 1 milione e 800mila euro, che il Comune attende dal bando Rigenerazione Urbana 2021. Ammonta invece a 2 milioni in quattro anni, provenienti dai fondi europei del Piano Operativo Regionale, l’impegno assunto da Sardegna Ricerche per il funzionamento dei quattro progetti pilota legati all’I-Lab Food e le spese per il personale, i professionisti esterni, gli eventi e le trasferte, l'acquisizione di beni e servizi.

La rimodulazione del progetto è stata svolta dalla Sinloc, società di consulenze e di investimento padovana partecipata da dieci fondazioni bancarie italiane fra cui la Fondazione di Sardegna. L’incarico è stato affidato alla società lo scorso 28 dicembre, dopo una gara senza pubblicazione bando svolta ai primi di novembre, cui ha preso parte, con un ribasso del 2,5 per cento, la Sinloc, per una spesa totale di 58mila euro da parte del Comune. La società padovana, che aveva chiuso il 2019 con ricavi per 5 milioni e mezzo, si occuperà anche di redigere il modello gestionale per la struttura. Sono noti anche i primi dettagli sugli aspetti infrastrutturali del progetto: l’I-Lab Food occuperà gli 800 metri quadri della mensa, mentre le aree esterne ospiteranno un orto sociale, un bosco della biodiversità e un giardino mediterraneo.

Le attività del polo innovativo dovrebbero cominciare, sfruttando altre sedi, in questi mesi, così come l’iter per la progettazione dei lavori che, nella previsione di Sinloc, dovrebbero concludersi nel 2024.

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