La Nuova Sardegna

Oristano

Sono 31 i milioni per la rinascita

di Davide Pinna
Sono 31 i milioni per la rinascita

Presentato il Piano di Rigenerazione urbana: tanti lavori pubblici e opere di riqualificazione

06 gennaio 2022
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ORISTANO. Trentuno milioni per cambiare il volto alla città. La scommessa dell’amministrazione, fondata sul piano Rigenerazione Urbana 2021, sarà prima di tutto una corsa contro il tempo: gli appalti andranno assegnati entro settembre del 2023. Il 30% dei lavori dovrà poi concludersi entro marzo del 2024 e tutte le opere andranno collaudate entro lo stesso mese del 2026. Tutti gli uffici dell’amministrazione saranno quindi chiamati a un tour de force che ha pochi precedenti.

20 milioni dallo Stato. «Dal governo arriveranno cinque rinforzi per i settori dell’edilizia e della programmazione, valuteremo tutte le possibilità di assunzione. La mole di lavoro è importante per il personale attuale, per questo anche l’affidamento all’esterno delle progettazioni e di alcune istruttorie sarà presa in considerazione», conferma il sindaco. I primi 20 milioni arriveranno direttamente dal governo, altri 11 dovrà reperirli il Comune che ha già acceso nel 2021 un mutuo da un milione e mezzo da destinare alle varie fasi di progettazione – il bando copre infatti solo quella esecutiva –.

Opere pubbliche. Sono sedici i progetti presentati dal sindaco insieme agli assessori, ai capigruppo e ai dirigenti Giuseppe Pinna e Alberto Soddu, fra opere pubbliche tradizionali e programmi di riqualificazione urbana. Nel primo ambito, con interventi che puntano al recupero del patrimonio esistente senza ulteriore consumo di suolo, rientrano sicuramente gli interventi sul teatro Garau (500mila euro), sull’ex Asilo Sancti Antoni che oggi ospita biblioteca e pinacoteca (500mila), sulla mensa dell’ex casa dello studente di via Morosini (1 milione e 800mila) destinata a ospitare l’I-Lab Food di Sardegna Ricerche, sul Campo Tharros (800mila), sull’ex mattatoio di via Parigi (600mila) che diventerà il centro servizi del parco lineare e del parco dello stagno di Santa Giusta, sugli alloggi popolari di via Alghero (915mila) e infine sull’ex Ente Risi (2 milioni) che ospiterà un centro di archiviazione digitale per le amministrazioni.

Riqualificazione urbana. Nel secondo ambito, lo scenario è variegato. Ci sono le attese riqualificazioni di piazza Manno (1 milione e mezzo) e piazza Mariano (500mila). Per la riqualificazione delle aree del centro intorno a piazza Manno e via Duomo è previsto un altro milione e mezzo. C’è poi la rigenerazione urbana del quartiere di Su Brugu e delle connessioni fra lo stesso e piazza Sant'Efisio (2 milioni e e 700 mila). «Questo è un progetto che si raccorda a quello dell’housing sociale di via Lepanto» spiega l’ingegnere Giuseppe Pinna. Si interverrà sulle aree verdi e gli spazi di relazione del rione e del Sacro Cuore (1 milione e 900mila) e il Comune contribuirà con 1 milione e 800mila alle opere di urbanizzazione – l’investimento totale è di 7 milioni e mezzo – delle zone C2ru di Sa Rodia e Silì, dove le lottizzazioni sono spesso bloccate. Infine 3 milioni e 850mila euro serviranno per completare le opere di Oristano Ovest, già finanziato dalla Regione, con il raccordo finale tra la circonvallazione comunale e il nuovo centro di snodo di trasporti che sorgerà nel parcheggio sterrato di via Pietri. «In totale – afferma Lutzu – tra Oristano Est, Oristano Ovest, programmazione territoriale, piano da 15 milioni destinato alle frazioni e Rigenerazione Urbana abbiamo a disposizione 81 milioni: stavolta nessun libro dei sogni, i soldi ci sono e possono essere spesi rapidamente. I cantieri porteranno lavoro, indotto e una bella boccata di ossigeno per la nostra economia». Una parte significativa dei fondi di Oristano Est, in realtà, è già stata impiegata, ma l’ordine di grandezza non cambia. La macchina amministrativa dovrà dare il massimo: i tempi sono stretti e i progetti aperti svariate decine.

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