La Nuova Sardegna

Oristano

Consorzio e Regione lo scontro si sposta al Tar

di Michela Cuccu
Consorzio e Regione lo scontro si sposta al Tar

L’assessorato all’Agricoltura aveva annullato la delibera sul personale E adesso il consorzio di Bonifica ricorre ai giudici amministrativi 

24 febbraio 2022
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ORISTANO. Lo scontro tra Consorzio di Bonifica e assessorato regionale all’Agricoltura approda al Tar. Il 9 marzo, la seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale esaminerà la richiesta di sospensiva del provvedimento con il quale il servizio Territorio rurale dell’assessorato all’Agricoltura ha annullato la delibera consortile sul piano di stabilizzazione dei lavoratori avventizi. Per il Consiglio di amministrazione del Consorzio, la sospensiva è un passaggio fondamentale. Infatti, in attesa che venga esaminata la richiesta di annullamento del provvedimento regionale, ottenendo la sospensiva il Consorzio potrebbe comunque avviare il Programma di stabilizzazione che vincola l’assorbimento dei lavoratori stagionali alla loro partecipazione a corsi di formazione professionale. Formazione che il Consorzio ha sempre detto di ritenere indispensabile, in quanto non avrebbe tra il proprio personale, stagionali compresi, quelle professionalità necessarie per mandare avanti il progetto di riorganizzazione del Settore “Esercizio e Manutenzione” che ha varato di recente. Per l’assessorato all’Agricoltura, invece, quelle modifiche non rispetterebbero le linee guida varate lo scorso aprile dalla Giunta per l’utilizzo dei fondi per le stabilizzazioni, o per meglio dire, in attuazione dell’articolo 34 della legge 6 del 2008. Una legge varata per trovare soluzione a un problema esteso e riguardante tutti i Consorzi di bonifica della Sardegna, dove, sono tantissimi i lavoratori avventizi che attendono anche da tre decenni di firmare un contratto a tempo indeterminato. Per il Consorzio dell’Oristanese, la partita riguarda ben 87 lavoratori, contro i poco più di novanta del Consorzio della Sardegna Meridionale. Contrariamente agli altri Consorzi, l’Oristanese ha deciso di procedere alle stabilizzazioni, almeno secondo quanto sostiene la Regione, in maniera differente. Scelta che il Consiglio di amministrazione ha sempre motivato con con la preoccupazione che seguendo le direttive regionali, potesse essere compromesso l’equilibrio finanziario dell’Ente. Timori condivisi anche da due delle principali organizzazioni agricole: Coldiretti e Confagricoltura che in questa vertenza si sono da subito schierate con il Consorzio e contro la Regione. Secondo l’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, il rischio di una mancata copertura finanziaria non sussisterebbe. «Nel bilancio pluriennale della Regione sono presenti le risorse che assicurano copertura ai maggiori costi che i Consorzi affrontano per la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato – aveva scritto in una diffusa poco prima del vertice chiarificatore che aveva convocato ma disertato dal Consorzio e da quasi tutte le organizzazioni agricole – la stessa legge regionale 6 del 2008 prevede puntualmente che gli oneri derivanti dall’attuazione della norma trovano copertura nei finanziamenti della Regione stanziati annualmente». Ma ora la parola passa al Tar.

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