La Nuova Sardegna

Oristano

Affidamenti diretti e spese è bufera sulla Fondazione

di Davide Pinna
Affidamenti diretti e spese è bufera sulla Fondazione

Ogni anno l’organismo simile a una società in house gestisce un milione e mezzo Efisio Sanna (Pd): «L’amministrazione dica come sono assegnati i fondi»

08 marzo 2022
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ORISTANO. Non è un’accusa, ma le somiglia moltissimo. È anche alquanto pesante: «L’amministrazione dica chiaramente se gli affidamenti diretti alla Fondazione Oristano sono fuori o dentro la legge». Si accendono con queste parole le polemiche su uno dei più attivi organismi del Comune e ad innescarle è il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Efisio Sanna che chiede maggiore trasparenza sui rapporti fra il Comune e l’ente, nato nel 2019 per gestire il patrimonio culturale cittadino.

La scintilla è scaturita dal dibattito della commissione Bilancio, quella che ha portato all’approvazione del nuovo regolamento del controllo analogo del Comune sulle proprie società partecipate. Il controllo analogo è uno strumento che prevede che le pubbliche amministrazioni verifichino che le società interne seguano tutte le regole sulla trasparenza e l’imparzialità, a cui sono soggette le stesse pubbliche amministrazioni. Se è certo che il nuovo regolamento sarà applicato alla Oristano Servizi, che è una società in house a tutti gli effetti, l’orientamento degli uffici comunali è di escludere la Fondazione Oristano.

È proprio su questo punto che Efisio Sanna manifesta il proprio disappunto: «Il consiglio comunale stabilì chiaramente che dovesse esserci una qualche forma di controllo sulla Fondazione. L’amministrazione, ancora una volta, ha messo in ridicolo l’assemblea civica, non dando corso a una sua precisa volontà». Per l’esponente dell'opposizione, la questione non è di poco conto: «La Fondazione muove ogni anno centinaia di migliaia di euro e molte risorse arrivano direttamente dal Comune. Quello che chiedo è se, a termini di legge, la Fondazione Oristano può fare e ricevere affidamenti diretti. È impensabile che il Consiglio sia lasciato fuori da ogni controllo».

Per comprendere bene il quadro, la Fondazione Oristano ha ricevuto nel corso del 2021 contributi pubblici per un milione di euro, di cui una parte non è stata ancora erogata. Un altro mezzo milione, di provenienza regionale, le viene girato dal Comune ogni anno per le spese di gestione della rete museale e delle torri cittadine. Nel dettaglio, i contributi concessi dal Comune nel corso del 2021 ammontano a 325mila euro: si va dalle risorse per l’allestimento della pinacoteca e del Foro Boario sino ai diecimila euro per il progetto che prevede l’installazione di chiodi di ottone che segnino il percorso delle antiche mura giudicali.

Al di là dei dubbi sulla Fondazione, è certo che il regolamento sarà applicato a Oristano Servizi. Dopo il via libera della commissione, manca solo l’approvazione del consiglio comunale. «La novità principale – spiega l'assessore alle Partecipate Angelo Angioi – è che il controllo analogo sarà esercitato direttamente dai dirigenti. Negli ultimi dieci anni, il sistema in capo al consiglio comunale non ha mai funzionato, mentre ora sarà finalmente possibile svolgere tutte le verifiche in fase di bilancio di previsione, durante l’attività e a consuntivo. Tutto questo, senza escludere la politica, che avrà comunque accesso alle informazioni necessarie. Gli uffici al momento stanno valutando se la Fondazione Oristano rientra nel campo di applicazione del regolamento».

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