La Nuova Sardegna

Oristano

Polo intermodale, fine dello stallo

di Davide Pinna
Polo intermodale, fine dello stallo

Stanno per riprendere i lavori alla viabilità di accesso dalla zona di via Ghilarza e via Baracca

15 marzo 2022
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ORISTANO. Dovrebbero riprendere entro qualche settimana, i lavori per la realizzazione della viabilità di accesso al centro intermodale, in via Ghilarza. La struttura principale, collegata alla stazione ferroviaria da un sottopasso, è pronta da tempo. Il progetto originario prevedeva in realtà la realizzazione di un unico centro di scambio fra il trasporto ferroviario e quello su gomma, ma la riduzione delle risorse regionali a disposizione del Comune, passate da 12 milioni agli inizi degli anni Duemila ai 4 milioni con cui sono stati svolti i lavori, aveva portato a un ridimensionamento dei piani.

Perché la nuova struttura possa entrare in funzione è però necessario che disponga di un’adeguata strada di accesso. Il percorso parte dall’interno del centro, sbuca in via Ghilarza all’incrocio con via Baracca con una prima rotatoria e si concluderà con una seconda rotatoria all’incrocio con via Marroccu, il tratto urbano della provinciale 70 che porta alla statale 131 e a Fenosu. Il tracciato è stato segnato e a cavallo fra il 2021 e il 2022 erano cominciati anche i primi sbancamenti, ma le ruspe erano ferme da settimane a causa delle interferenze con sottoservizi e impianti che vanno spostati per svolgere i lavori.

«La situazione dovrebbe essersi sbloccata – spiega l'ingegner Giuseppe Pinna, dirigente del Comune – e l’azienda titolare degli impianti dovrebbe cominciare i lavori a breve». A quel punto potranno riprendere anche gli operai e i mezzi del consorzio stabile Medil che devono realizzare la viabilità di accesso. «Con le risorse attualmente a disposizione – prosegue Pinna – riusciremo a realizzare il tratto fra il centro intermodale e la prima rotatoria. Siamo in attesa dell’erogazione di altri 300mila euro già stanziati dalla Regione, per completare tutto il tracciato, l’illuminazione e i marciapiedi. L’obiettivo è quello di svolgere i lavori in un’unica soluzione».

Una volta terminate le opere, resterà ancora un tassello per completare il puzzle: si tratta della definizione degli accordi con l’Arst che, negli auspici del Comune, dovrebbe lasciare la sede di via Cagliari per trasferirsi nella nuova piattaforma.

A poche centinaia di metri in linea d’aria, procedono invece a passo spedito i lavori per il rifacimento di piazza Ungheria affidati all’impresa Mascia di Cabras. La nuova piazza della stazione potrebbe aprire già a maggio: non ci sarà più spazio per le auto private, fatto che rende ancora più urgente l’apertura del centro intermodale che dispone di 55 posti auto. Si tratta di due aspetti che fanno parte di una rivoluzione ancora più ampia del margine ferroviario oristanese: l’intervento più rilevante dal punto di vista finanziario, 4 milioni di lavori e 2 milioni per gli espropri, è il parco lineare di Oristano Est che partirà da via Vandalino Casu per raggiungere la zona industriale. «Abbiamo aggiornato il progetto per conciliarlo con il piano di Rete Ferroviaria Italiana legato ai nuovi sottopassi e siamo praticamente pronti ad andare in appalto» spiega l’ingegner Pinna.

Novità sono in arrivo, anche sul fronte dei sottopassi: dovrebbe essere consegnato a breve quello ciclo-pedonale di via Marroccu e non manca molto all’inizio delle pratiche per la sostituzione con un tunnel automobilistico di quello di via Ozieri, da dove una nuova strada porterà sino a Corte Baccas, che sarà collegata a via Laconi solo da sottopasso riservato a ciclisti e pedoni.

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