Politica

Il consigliere Locci sul bilancio comunale: «Muto su anziani e giovani»

di Davide Pinna

	La giunta Sanna durante la discussione del bilancio comunale
La giunta Sanna durante la discussione del bilancio comunale

L’affondo dell’ex candidato sindaco: «Era stata annunciata discontinuità, tanto valeva candidare nuovamente Andrea Lutzu»

26 maggio 2023
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Oristano Fino ad oggi, aveva concesso all’amministrazione Sanna le attenuanti legate al rodaggio del primo anno di mandato. Adesso, Sergio Locci boccia duramente il bilancio presentato dal sindaco, e destinato ad essere approvato dalla maggioranza lunedì 29 maggio: «Mi dispiace doverlo dire, ma non vedo un’idea complessiva di Oristano, in questo documento di programmazione. E mi dispiace ancor più perché questo era il primo appuntamento importante per iniziare a delineare una prospettiva alla luce dei programmi elettorali».

Locci, terzo piazzato alle comunali del giugno 2022 dietro Efisio Sanna e Massimiliano Sanna, manda indietro di un anno le lancette dell'orologio: «In campagna elettorale era stata annunciata discontinuità rispetto all'amministrazione Lutzu, ma guardando questo bilancio viene da chiedersi dove sia finita. E se non c'è la discontinuità annunciata, che senso aveva non ricandidare Andrea Lutzu per un secondo mandato?»

La stoccata a Massimiliano Sanna muove da considerazioni che nascono proprio dal bilancio di previsione: «Non fa altro che portare avanti i progetti avviati nello scorso mandato e finanziati con il Pnrr. Nessuna idea verso altri obiettivi in grado di dare un carattere politico segnante all'azione di governo di questa maggioranza». Due le carenze principali secondo Locci: «Non ho trovato una risposta ai problemi degli anziani, e non ho trovato momenti di incontro verso i giovani». E poi la terza, più concreta: «Avrei voluto veder affrontato il problema delle gestioni. Stiamo spendendo milioni in opere pubbliche, ma saremo in grado di gestirle o diventeranno delle cattedrali nel deserto?»

Temi vicini a quelli sollevati dall'opposizione di centro sinistra con i suoi cento emendamenti: «Taluni li ho apprezzati e votati favorevolmente». Tuttavia, Locci contesta il metodo: «È mancato il dialogo. La minoranza ha presentato tanti emendamenti, dando l’impressione di voler rallentare i lavori sul bilancio e si sono creati momenti di aspra contrapposizione. Il dovere di governare appartiene a chi vince le elezioni: non possiamo pretendere che attuino il nostro programma. In aula la maggioranza ha lasciato parlare l'opposizione e non è mai intervenuta, bocciando ogni emendamento; un comportamento che non ha fatto onore a nessuno».

Locci non risponde, se gli si chiede quale sarà il suo voto sul bilancio. Il documento dovrebbe essere approvato con sedici voti, anche quelli degli ammutinati di Prospettiva Aristanis, che subito dopo andranno alla carica con la richiesta di un rimpasto, ipotesi che si fa largo anche fra altre forze della maggioranza: «Non so cosa accadrà, non mi sono posto un problema che riguarda la maggioranza. Non ho però dubbi che la crisi politica si riaccenderà dopo il voto di lunedì».

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