La Nuova Sardegna

Oristano

Scontro con l'Asl

Mai pagati per le vaccinazioni: medici oristanesi pronti ad azioni legali

di Enrico Carta
Mai pagati per le vaccinazioni: medici oristanesi pronti ad azioni legali

Non ha ancora corrisposti i compensi del 2022. A molti di loro deve essere riconosciuto anche quello per l’anticovid

22 ottobre 2023
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Oristano Neanche iniziata che già si presenta in salita. La campagna vaccinale potrebbe infatti ricadere interamente sulle spalle del servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Asl. I medici di famiglia, che grande contributo avevano dato soprattutto nel momento dell’emergenza covid, ma che si occupano annualmente anche di somministrare il vaccino antinfluenzale, sono infatti sull’aventino e minacciano di non partecipare alla campagna agli albori. All’origine della protesta c’è infatti il mancato pagamento delle prestazioni fornite lo scorso anno in questo ambito e, per una gran parte di loro, anche per le vaccinazioni anticovid. Sembra un ricordo lontano, visto il tempo che è trascorso e probabilmente lo è. Fatto sta che l’Asl di Oristano, caso pressoché unico, non ha ancora pagato per quelle prestazioni.

Si potrebbe pensare che sia una banale questione di soldi, in realtà è molto più che una questione di denaro. Le cifre dovute ai singoli medici infatti non sono mostruose, anche se, in qualche caso, non sono trascurabili. Fatto sta che la categoria si sente beffata per aver dato la disponibilità e prestato la propria opera senza neanche veder riconosciuto l’impegno. La spiegazione che l’Asl ha fornito, stando a quanto riportano gli stessi medici, è che tutto si è bloccato di fronte a un intoppo burocratico legato alla mancata compilazione di un modulo. Chiarimento che non è stato certo accolto di buon grado, tanto che il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici, Antonio Sulis, ha annunciato che si ricorrerà alle vie legali per ottenere il pagamento dei compensi.

La convenzione dello scorso anno per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali prevedeva il pagamento di 6,15 euro per inoculazione si al trentesimo paziente. Per i pazienti dal trentunesimo al sessantesimo, ciascun medico avrebbe dovuto ricevere 9 euro, cifra che sarebbe dovuta crescere ancora sino a 12 euro per i pazienti dal sessantunesimo in poi. Questo prevedeva l’accordo, ma dall’Asl, al momento, non è stato inviato un solo centesimo e nella categoria «c’è molto malumore – spiega Antonio Sulis –. Faremo un’azione legale per ottenere ciò che ci spetta. Non sono cifre enormi, ma è per lo meno irrispettoso che non si venga pagati per ciò che si è lavorato. Si chiede continuamente collaborazione reciproca, ma mi pare che la disponibilità ci sia solo da parte dei medici e non dell’Asl».

Che non sia un periodo di rapporti idilliaci lo si capisce anche dalla situazione della medicina di gruppo, ovvero quei medici che raggruppandosi in un unico ambulatorio, garantiscono la continuità assistenziale per 12 ore di seguito. «Molti colleghi hanno dato la loro disponibilità – precisa Antonio Sulis –, ma l’Asl respinge le richieste dicendo di non aver soldi oppure neanche risponde. In altre province il servizio è attivo, mentre Oristano rischia di rimanere indietro anche su questo».


 

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