La Nuova Sardegna

Oristano

Ma il progetto definitivo ancora non c’è

Trasversale sarda, la Regione ci riprova

di Michela Cuccu

	I sindaci ieri a Samugheo
I sindaci ieri a Samugheo

Finanziati gli studi, non ci sono i soldi per l’opera, che vale 2 miliardi

03 novembre 2023
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Samugheo Dove passerà la nuova Trasversale sarda non lo sa ancora nessuno i progetti presentati sono solo ipotesi, che dovranno superare molti esami e verifiche. Di certo c’è che la strada che taglia a metà la Sardegna, da Oristano ad Arbatax, costerà due miliardi di euro, e sarà lunga 160 chilometri ma non dritta e larga come un’autostrada.

Avrà solo due corsie e soprattutto, il tracciato in gran parte sarà quello dell’attuale rete viaria statale e provinciale che collega i porti di Oristano e Arbatax, attraversando Ogliastra, Barbagia, Mandrolisai e Grighine. In via generale, dunque, le strade già esistenti verranno sistemate, rendendole più sicure e allargando (ma non troppo) le corsie.

Di nuovo ci saranno una serie di gallerie che, secondo i progettisti, rappresentano il giusto compromesso tra l’esigenza di accorciare le distanze e la salvaguardia ambientale. L'obiettivo è quello di sottrarre allo storico isolamento paesi dell’interno destinati a scomparire se non si arresteranno calo demografico ed emigrazione. Sono questi i punti cardine del progetto illustrato ieri mattina nella sala convegni del Museo dell’Arte tessile, durante un incontro tra l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pierluigi Saiu , i sindaci dell’Oristanese, del Nuorese e dell’Ogliastra.

Sei le alternative progettuali elaborate nello studio illustrato da Ois, Opere e infrastrutture della Sardegna, società in-house della Regione, e dal gruppo di progettazione per il tracciato stradale che collegherà Oristano e Tortolì. Tre gli itinerari passati alla fase di approfondimento, considerati ottimali anche sulla base dell'impatto sul territorio.

«Un incontro quello con i sindaci – ha detto l’assessore – voluto per condividere con il territorio le scelte per la realizzazione di un'opera viaria strategica la cui realizzazione comporterà un investimento importante. Nessuna decisione sarà calata dall'alto. La definizione dell’alternativa progettuale su cui si andrà avanti è quindi il risultato di questa condivisione».

Un progetto ambizioso: «Si sta dando sviluppo a un lavoro unitario, non a singoli interventi separati e frammentati – ha proseguito Saiu che ha spiegato come la giunta regionale, nella variazione di Bilancio che dovrà passare al vaglio del Consiglio, abbia stanziato 8 milioni di euro per il progetto di fattibilità tecnica ed economica che, sempre secondo Saiu, in virtù del nuovo codice degli appalti, includerà anche la progettazione definitiva «E quindi – ha detto – la possibilità di intercettare le risorse necessarie per l'opera il cui costo è stimato in circa 2 miliardi di euro, in prospettiva il più grande investimento su un'opera viaria in Sardegna, ma anche di procedere con quegli adempimenti necessari a ridurre i tempi verso l'apertura dei cantieri».

I tecnici hanno spiegato che il progetto terrà conto degli interventi già previsti e progettati dalle Province e dai Comuni sullo stesso perimetro viario. Dichiarazione accolta positivamente dai sindaci intervenuti al dibattito, come Angelo Stochino di Arzana e di Bari Sardo, Ivan Mameli che hanno chiesto di poter essere informati costantemente degli sviluppi progettuali. Dai primi cittadini è arrivata però la sollecitazione affinché le opere vengano completate in tempi accettabili. Aprendo l’incontro, il sindaco di Samugheo, Basilio Patta, ha detto infatti «Non vorrei che impiegassero quarant’anni come accaduto con l’asse mediano di Cagliari». Dello stesso parere il collega di Allai, Antonio Pili «Di Trasversale ne sento parlare sin da quando ero bambino». Il commissario straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, oltre a ribadire la necessità di rendere più sicura e agevole la viabilità, ha ribadito la necessità di preservare la grande risorsa rappresentata dal territorio montano.

Da parte loro i comitati di residenti chiedono la sistemazione delle strade attuali, come la provinciale 33 e la 39 bis. Fuori dalla sala, i rappresentanti dei comitati hanno incontrato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici che riferisce: «Per anni abbiamo assistito a una progressiva delegittimazione e impoverimento delle Province senza che le loro funzioni fossero assunte da altri, da qui l'abbandono della viabilità provinciale. In Finanziaria la Regione ha stanziato risorse, che necessitano di essere integrate anche in considerazione della grande estensione della rete viaria provinciale su tutta la Sardegna. Con i comitati ho preso un impegno, occorre una ricognizione sulle urgenze e individuazione delle risorse per gli interventi necessari».

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