La Nuova Sardegna

Oristano

Il taglio del nastro

Inaugurata a Oristano la Stanza tutta per sé destinata alle vittime di violenza

di Piero Marongiu

	La stanza per sé dedicata alle donne vittime di violenza
La stanza per sé dedicata alle donne vittime di violenza

Allestita grazie alla collaborazione col Club Soroptimist sarà ospitata all’interno del Comando provinciale dei carabinieri. Sarà utilizzata per le donne e le persone vulnerabili

25 novembre 2023
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Oristano Si chiama Una stanza tutta per sé ed è un luogo accogliente e riservato, realizzato con colori tenui e dotata di strumenti tecnologici utili all’assistenza delle vittime di violenza: donne o altri soggetti vulnerabili, «perché quando le persone si sentono al sicuro e a loro agio in un ambiente protetto si aprono con maggiore fiducia verso l’interlocutore, al quale raccontano il dramma che li vede protagonisti loro malgrado». È stata inaugurata questa mattina, sabato 25 novembre, dal comandante provinciale dei carabinieri Steven Chenet e dalla presidente del club oristanese Soroptimist International, Gabriella Greco, club che ha contribuito attivamente alla sua apertura. Erano presenti al taglio del nastro anche il prefetto Salvatore Angieri, il questore Giuseppe Giardina, il procuratore della Repubblica Paolo De Falco e le autorità civili e militari. «Inaugurando la Stanza tutta per sé, dedicata alle donne o ad altre vittime vulnerabili di violenza, aggiungiamo un ulteriore tassello al proficuo rapporto di collaborazione nato alcuni anni fa tra l’Arma e la Soroptimist International Italia – ha detto il colonnello Chenet –. L’importanza di avere un ambiente che permetta un’accoglienza empatica con la vittima di violenza, ci consentirà di dare maggiore risposta a questo tipo di reati e di velocizzare le indagini».

Nella provincia di Oristano, pur rimanendo esente da crimini particolarmente efferati contro le donne, non mancano casi di violenza e maltrattamento accertati, noti e monitorati dalle autorità. L’aspetto positivo, è stato evidenziato, è che oggi le violenze vengono denunciate con maggiore frequenza ai numeri di emergenza 112 e 1522, contattabili 24 ore su 24. Gabriella Greco, presidente del club oristanese, ha esposto le proprie considerazioni: «Abbiamo una serie di iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica circa il triste fenomeno della violenza sulle donne e quello del rispetto dei diritti umani. La stanza tutta per sé è un luogo protetto, al cui interno le donne possono denunciare le violenze subite certe di essere ben ascoltate e aiutate. Questa ha un valore aggiunto, dato dal contributo dei detenuti nella Casa di reclusione di Massama». La legge regionale, chiamata reddito di libertà, prevede un contributo economico per donne vittime di violenza accertata. Per ottenerlo devono rivolgersi ai centri antiviolenza, saranno questi a fornire loro le informazioni e il sostegno di necessitano.

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